Ultras Napoli: Disegno pensato per l’intera tifoseria azzurra, più che per l’omonimo gruppo della Curva B. Mi piaceva l’immagine di quest’incappucciato dal forte sapore Ultras Anni 2000 da un lato, facinoroso di piazza Anni 70 dall’altro. Ho tirato una doppia riga bianca a destra e sinistra della testa-icona, sita in posizione centrale, e vi ho posto all’interno la scritta ULTRAS, tre lettere da una parte e tre dall’altra, in un font d’impatto ma elegante. Il colore usato per lo sfondo è il blu scuro, lontano dai veri colori del Napoli Calcio, ma molto caro ai gruppi delle due Curve di Fuorigrotta… si può tranquillamente affermare che il blu scuro – declinato un po’ in tutte le gradazioni – sia diventato il vero marchio di fabbrica, a livello estetico, del tifo partenopeo dell’ultimo quarto di secolo. I caratteri, come pure l’incappucciato, sono in un bel bianco deciso, che spezzi e risalti molto sullo sfondo. L’unica “dissonanza” in un quadro cromaticamente molto omogeneo, è l’azzurro metallizzato del logo sociale del club, posto alla sinistra bassa dell’icona centrale. Credo ne sia venuto fuori un disegno accattivante e dinamico, in piena sintonia col materiale Ultras azzurro di ultima generazione.
Red White Vicenza: Questo disegno l’ho pensato e realizzato per un amico di Vicenza, grande tifoso biancorosso, che gestisce una pagina Facebook (per Ultras e semplici aficionados) dedicata alla squadra berica. Partendo dal bel logo sociale, assai stilizzato, ho cercato d’inseguire una suggestione molto eighty, creando un qualcosa che potesse ricordare i vecchi stemmi delle squadre italiane degli Anni ’80, forse i più belli del Calcio italiano, ai tempi del “90° minuto” di Paolo Valenti e delle sintesi domenicali delle gare di Serie A e B. Per le scritte, rosse come il logo, su sfondo bianco, ho optato per un font futuribile e insieme ingenuo, sulla falsariga di quanto si faceva in quel periodo di cui sopra, quando nell’aria c’era molta più spensieratezza rispetto ad oggi e le cose – per quanto improntate al serio e fatte con puntualità e dovizia – lasciavano sempre un certo margine di allegria, che traspariva in ogni ambito della realtà. La spessa cornice, pure rossa, chiude idealmente il tutto, restituendo un disegno dal forte accento retrò. Nella mia fantasia, lo immaginerei anche fatto in serie e stampato su migliaia di bandierine plastificate da sventolare all’unisono in tutta la Sud vicentina, da sempre baluardo d’entusiasmo e traboccante partecipazione collettiva. Potenza degli Anni ’80!
Milanisti: Disegno realizzato per omaggiare un amico sposatosi recentemente e grande tifoso rossonero. Su uno sfondo nero, ho posto al centro lo scudo sociale dell’AC Milan (che trovo assai bello: è intramontabile!) con, a destra e sinistra in posizione simmetrica, due simpatici e sorridenti diavoletti rossi a fargli da guardia, con tanto di forconi. A completare il “quadro” una sorta di cornice bianca che, nella parte inferiore, andandosi a spezzare, forma la semplice parola MILANISTI, a voler racchiudere l’intero popolo rossonero. E l’espressione “popolo” ben si presta a rappresentare questa particolare tifoseria, da sempre numerosissima e tra le più calorose d’Italia e d’Europa, che – pur dando da sempre grande prova di sé e dei propri numeri – nel finale degli Anni ’80/inizio ’90 toccò il proprio acme, con una partecipazione collettiva senza precedenti, forse anche figlia dei digiuni sportivi in termini di vittorie patiti nei lustri precedenti. Emblematica, in tal senso, fu la finale di Coppa dei Campioni dell’89 giocata a Barcellona, contro la Steaua di Bucarest, quando il Camp Nou fu letteralmente invaso da circa 80.000 tifosi rossoneri, per la trasferta di massa più imponente della storia del Calcio… davvero incredibile! Il disegno in oggetto vuol rincorrere anche una certa spensieratezza tipica di quegli anni e, nelle fattezze dei due piccoli diavoletti, che nascondono le pudenda dietro una sorta di pannolini, vuol essere – seppur curatissimo nei dettagli – molto ironico e gaudente.
Curva Nord Milano: Disegno dedicato alla Nord di Milano e realizzato partendo dal vecchio logo dell’Inter degli Anni ’80. Un logo molto bello e recentemente rivalutato e utilizzato anche dalla bella tifoseria nerazzurra. Come ho più volte avuto modo di dire, erano tempi più semplici e spensierati quelli a cui spesso faccio riferimento in ciò che disegno e scrivo, per cui anche i semplici loghi delle squadre di Calcio subivano l’influenza e la freschezza di un decennio sì rampante e di grandi conquiste sociali, ma che sapeva tenersi ben saldo sui binari d’una semplicità e schiettezza che si sono ahimè perdute nei decenni a seguire. E il biscione stilizzato e bordato di nerazzurro, ho pensato di ripeterlo in posizione simmetrica a destra e sinistra del logo di cui sopra, in una doppiezza che potremmo definire araldica. In alto, staccata, e in basso, in un font importante e celebrativo, ho posto il nome della Curva e della città d’appartenenza, il tutto contornato da spesse cornici nere. Un disegno che si scosta dal classico nerazzurro del materiale interista che va per la maggiore negli ultimi anni e che trova nel bianco-panna lo sfondo ideale su cui costruire la propria suggestione e fortuna, in un connubio di colori insoliti per la tradizione bauscia – ma fa molto Anni ’80 – che unito alla simpatia del logo, rende questo disegno credibile e piacevole.
Curva Fiesole: Disegno dal forte sapore retrò, dato sia dagli elementi che lo compongono, quanto dalla frase utilizzata come slogan. Ho ripreso il primo verso dell’inno ufficiale della Fiorentina – Canzone Viola, conosciuto anche come Oh Fiorentina! composto negli Anni ’30, rimaneggiato nel ’54 e dal ’64 inno ufficiale cantato dall’intero stadio Franchi prima di ogni partita – ed in questo non ho fatto nulla di originale. Infatti da qualche tempo, attaccato sulla vetrata della Fiesole, c’è uno striscione che riporta proprio questa frase. Al di sotto della stessa, ho tirato una doppia riga bianca sul fondo viola (nella stessa tonalità delle scritte di cui sopra) e vi ho posto all’interno, nel medesimo font ma in maiuscolo, il nome del settore più caldo del tifo per i gigliati. A separare le parole CURVA e FIESOLE ho posto al centro il bellissimo logo della Fiorentina degli Anni ’80, il giglio-effe stilizzato racchiuso in un cerchio viola. Credo che sia uno dei loghi più formidabili che abbia potuto produrre il Calcio italiano, e trovo che il logo attuale della Viola – pur bello – non abbia nulla a che spartire con l’assoluta eccellenza del vecchio logo che secondo me la società del presidente Della Valle dovrebbe ri-adottare senza mezze misure: è troppo bello, ma come si fa a non capirlo?! A chiudere idealmente il “cerchio”, sulla parte sinistra del disegno, ho posto la bella immagine di un calciatore, in una posta plastica di una fase di gioco, a rimarcare lo stretto connubio tra il tifo fiorentino e la sua squadra di Calcio che negli ultimi decenni sta regalando avare soddisfazioni ad un popolo sportivo assai caloroso e passionale e che meriterebbe senz’altro molto ma molto di più.
Luca “Baffo” Gigli.
***
LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;