01. Palermo Ultras = Un disegno per i bellissimi colori rosanero, davvero unici nel loro accostamento cromatico e che offrono la possibilità di realizzare cose accattivanti; anche il simbolo di squadra e città – l’aquila – ben si presta a buone realizzazioni. In questo caso ad una grande aquila coi toni del grigio, nell’atto di ghermire la preda, ho abbinato una banda orizzontale rosanero, a mo’ di striscione anni ’80, con una scritta bianca, più moderna e che risaltasse immediatamente, scegliendo il carattere sia in minuscolo (per la parte in rosa) che in maiuscolo (per quella in nero). L’anteporre il nome della città a quello Ultras (mutuato da altre tifoserie altrettanto nobili) oltre ad essere una mera scelta estetica, è anche un voler omaggiare questa storica tifoseria nella sua totalità.
02. Friulani al Seguito = Un doveroso omaggio ad uno dei gruppi più innovativi ed apprezzati degli Anni ’90/2000, a cui tutti debbono qualcosa. Insieme agli OFC Arezzo sono stati tra i primi, – se non i primi in assoluto (ma quantomeno i primi ad un certo livello) – ad utilizzare i loghi col pallone retrò, col target mods, loghi metà pallone-coccarda, gli allori e comunque tra i primi a sdoganare un gergo “calciofilo”, a sublimare un’estetica del gioco del Calcio cui nessuno, fino ad allora, aveva mai pensato… “Vivere di cuoio”, “Living for Kicks”, ecc. Nel mio disegno – per l’appunto che strizza l’occhio agli Anni ’90 quando i FaS erano al culmine del loro fascino – ho riprodotto due classici leoni rampanti (anch’essi simbolo del gruppo ed anch’essi usati da questi ragazzi prima che lo facessero praticamente tutti) che reggono lo scudo della squadra. Tutto è nero (leoni, scudo, scritte) su uno sfondo chiaro ma con tre diverse tonalità (giallo oro, bianco e grigio) a spezzare lo sfondo e a formare una sorta di tricolore… altro must di questo fantastico gruppo: le bandierine tricolori (nero-bianco-grigio per gli udinesi) che poi sarebbero state riprese su vasta scala anche da grosse tifoserie (Roma e Lazio su tutti) e poi utilizzate da praticamente tutte le tifoserie italiane.
03. Curva Nord Catania = Ecco una tifoseria incredibile, insieme a Napoli e Bari la migliore del Sud Italia. Dagli Anni ’90 il cuore pulsante del tifo rossazzurro (tutto mani e voce) s’è spostato in Curva Nord, operando anche una profonda operazione di restyling visivo, ed il nero, lo sfondo nero del materiale, è diventato un classico di questa curva (e di questa tifoseria). Striscioni e drappi che sono inconfondibili quelli dei catanesi, pur se rimasti comunque un po’ “rozzi”. Nel mio disegno ho voluto percorrere anch’io la strada dello sfondo nero (su cui il rosso e l’azzurro si esaltano) dando però un tocco più casual (dato dalle scritte bianche in corsivo); le righe bianche sui bordi superiore ed inferiore donano quell’eleganza e rifinitura in più. Lo scudo centrale col pallone retrò è quello della squadra, a cui ho tolto la parte scritta, prolungando le strisce verticali rossazzurre, il tutto per una maggiore resa e omogeneità e per non ripetere due volte la parola Catania (già presente nella scritta).
04. Ultras Firenze = Tutto giocato sul viola, sul rosso e sul bianco questo disegno, molto semplice, con una doppia scritta disposta su due livelli e con il simbolo della città (e della squadra) di Firenze al centro, ad ingentilire e valorizzare il tutto. La differente grandezza delle scritte (ULTRAS sopra e FIRENZE sotto) dona dinamismo al tutto e le due “cornici” – unite materialmente ed idealmente dal giglio – intorno alle due scritte, evocano robustezza e solidità. E più che chiamare in causa la Fiorentina, o la Viola che dir si voglia, ho optato per il nome della città ed il suo simbolo. Semplice e d’effetto. Come dire: Firenze siamo noi Ultras!
05. Pescara Rangers = Un sentito omaggio ad uno dei gruppi storici del panorama nazionale (in sella dal lontano ’76), da sempre ammirato e rispettato. Gruppo talvolta turbolento che ha sempre saputo farsi rispettare in ogni circostanza e che non ha mai ceduto a tentazioni modaiole del momento, rimanendo fedele a se stesso ed al suo spirito, pur sapendosi al contempo rinnovare. Gruppo, i Rangers, che è stato anche innovatore, soprattutto a livello estetico e concettuale: sono stati i primi in Italia ad usare, per il loro striscione, uno sfondo nero su cui campeggiava la scritta coi colori sociali biancazzurri (espediente poi ripreso da tantissime tifoserie), e sono stati i primi in Italia ad anteporre il nome della città a quello del gruppo: non Rangers Pescara ma Pescara Rangers. Geniale! Anche questa scelta è stata poi ripresa un po’ da tutti, basti pensare agli AS Roma Ultras nati però circa un ventennio dopo. Ed il mio disegno vuol rendere omaggio proprio a queste due invenzioni. Ho però optato per un blu scuro in luogo del nero (cosa tra l’altro ripresa sempre da un loro striscione) ed al posto dell’indiano ho messo un teschio urlante (simbolo questo, il teschio, già presente nei loro primi striscioni); la scritta – molto Anni ’90 -, biancazzurra sopra e solo bianca sotto, fa il resto.
Luca “Baffo” Gigli.
***
Le puntate precedenti:
– prima puntata;