Sarebbe stato tutto molto più bello se Altamura-Potenza si fosse giocata ad Altamura, ma causa lavori di adeguamento dello stadio dei murgiani, uno dei match più attesi dalle due tifoserie, si disputa sul neutro di Bari.
Si gioca di lunedì sera, alle ore 20:30, la tredicesima giornata del campionato di Serie C. I padroni di casa sono alla caccia del quarto risultato utile consecutivo, mentre i lucani vogliono continuare la scalata ai piani alti della classifica.
Quando ormai mancano pochi minuti all’inizio della partita, le due tifoserie iniziano ad assiepare gli spalti; nonostante orario e giorno al San Nicola sono presenti circa 2.500 spettatori, 400 circa provenienti dal capoluogo lucano. Prima del match le due tifoserie rinnovano il gemellaggio che da ormai oltre 30 anni lega le due città.
Per quanto riguarda la disposizione sui gradoni, i lucani optano per la parte alta del settore ospiti, scelta che si rivelerà azzeccata; i potentini, infatti, riescono a compattarsi attorno alle pezze delle principali sigle del loro tifo, riuscendo a coinvolgere anche quelli che notoriamente non fanno parte dei gruppi organizzati. La loro squadra non parte bene e dopo pochi minuti subisce il gol del momentaneo svantaggio che anziché smorzare gli entusiasmi, spinge i presenti a tifare in maniera ancora più incessante. Il loro undici recepisce questa carica e riesce prima a pareggiare, e poi pure a portarsi in vantaggio, mandando in visibilio i tanti tifosi accorsi per questo evento. Nel corso del secondo tempo espongono lo striscione “Altamura-Potenza per mille anni ancora”. Quando l’arbitro fischia la fine, tutta la squadra si reca sotto il settore ospiti per raccogliere gli applausi per un punto importante, maturato dopo il sopraggiunto pareggio dell’Altamura.
I padroni di casa anche questa sera rispondono presente e sono, come detto, oltre duemila i tifosi biancorossi accorsi al San Nicola. Lo stadio del capoluogo pugliese dista quasi 50 km da Altamura, distanza che scoraggia i tifosi ad assistere al match dal vivo, soprattutto quando le partite si disputano in orari e giorni e scomodi. Sarà un caso ma tutte le volte che l’Altamura è scesa in campo di lunedì sera, il pubblico è calato: la partita contro la Juventus, giocata di domenica pomeriggio alle ore 15:00, aveva fatto registrare la presenza di oltre 3.500 spettatori, mentre quella contro la Cavese, giocata in settimana, appena 1500 spettatori. Lecito chiedersi, allora, se forse non è arrivato il momento di rivedere anche la programmazione delle partite alla luce dei numeri che ormai da anni condannano le scelte del “palinsesto” calcistico.
Gli altamurani partono subito con la loro classica sciarpata, fitta e completata da bandiere e bandieroni. Il momentaneo vantaggio carica ancora di più i presenti che sognano la seconda vittoria consecutiva “casalinga” stagionale che però non arriva. Nel corso del secondo tempo, nel preciso istante in cui viene alzato lo striscione “ieri, oggi e domani Altamura e Potenza” gli ospiti si portano in vantaggio; la rete lucana comunque non soffoca il coro che i padroni di casa avevano rivolto ai dirimpettai, a riprova che i legami ultras, quando sono forti e sinceri, possono resistere persino ai risultati sportivi avversi. A fine partita, anche la loro squadra si reca sotto il settore per raccogliere il meritato applauso.
Testo di C.O.
Foto di C.O. E Pier Paolo Sacco
Galleria C.O.