Ormai mi sono rassegnato: con il trascorrere del tempo scelgo con sempre maggiore frequenza partite relativamente vicine. La cosa inizia a preoccuparmi: sono una persona a cui piace viaggiare, scoprire posti nuovi, prendere mezzi di trasporto e magari leggere qualcosa di interessante durante il tragitto. Oggi, però, è diverso: in vista del turno infrasettimanale, scelgo un incontro logisticamente comodo, soprattutto in previsione del viaggio che mi attende il giorno successivo per assistere al derby toscano, sempre di serie D, tra Siena e Livorno. In questo sabato pomeriggio, dunque, la mia partita è Atletico Lodigiani-Flegrea Puteolana, che si svolge nel quartiere San Basilio di Roma, nello storico stadio “Francesca Gianni”.

Il mondo Lodigiani è attualmente una realtà complessa e articolata. Tutti ricordano la famosa Lodigiani del 1972, con i suoi numerosi gruppi nati negli anni ’90. Una squadra che ha disputato per molti anni la serie C, raggiungendo il culmine della propria storia nel 1993-94, con le semifinali dei playoff contro la Salernitana. Come tutte le favole, anche questa è arrivata all’epilogo. Spesso, però, il finale non è lo stesso lieto fine delle favole. Così, anche il “mito Lodigiani” si è sgretolato, dapprima diventando Cisco Roma e poi Atletico Lodigiani, squadre mai accettate dalla maggioranza della tifoseria biancorossa, tutte di breve durata. Oggi esistono due nuove realtà calcistiche: l’Asd Lodigiani, con sede presso la Borghesiana, nata per mano di alcuni ex dirigenti storici, negli anni successivi alla distruzione del marchio storico avvenuto per mano della Cisco e dei suoi dirigenti e l’Atletico Lodigiani, divenuta tale in seguito alla trasformazione di un club che originariamente aveva sede nel paese castellano di Montecompatri e anch’essa, nel tempo, rappresentata da alcuni volti noti del mondo biancorosso. La situazione del tifo, molto in breve è questa: alcuni tifosi di vecchia data seguono la Lodigiani della Borghesiana, mentre dei ragazzi più giovani sostengono l’Atletico Lodigiani; quest’ultima gioca in serie D, mentre l’altra milita nel girone B dell’Eccellenza laziale.

Oggi la partita è fissata alle 15 e ho molta curiosità di vedere le due tifoserie all’opera. A Roma il cielo è coperto, ma non minaccia pioggia. Arrivo allo stadio per tempo, pronto a sbrigare le formalità e a entrare in campo; non dimentico l’ombrello, che potrebbe essere più utile all’attrezzatura che a me stesso. L’organizzazione dei dirigenti biancorossi è impeccabile e mi permette di essere sul campo una ventina di minuti prima del fischio d’inizio. Una volta dentro, noto con piacere che nel settore ospiti ci sono già gli ultras della Puteolana, con due pezze appese alla recinzione: una del gruppo e l’altra in omaggio ai diffidati, più una leggermente defilata. Sulla balaustra superiore vedo due striscioni, che verranno aperti a inizio gara.

Nel lato dei locali, invece, non ci sono ancora presenze ultras, ma solo semplici tifosi. Quando mancano pochi minuti al fischio iniziale, gli ultras granata iniziano a riscaldare le ugole con cori, battimani e un paio di bandiere a scacchi bianco-granata. Con un leggero ritardo, le squadre entrano finalmente in campo, e nel settore ospiti vengono srotolati gli striscioni dedicati ai tre giovani ultras foggiani purtroppo deceduti di ritorno dalla trasferta di Potenza: “DALLO STADIO SI TORNA SENZA VOCE NON SENZA VITA!!!” e “VICINI ALLA FOGGIA ULTRAS”, firmati con la sigla ultras NOI DI POZZUOLI. Nel frattempo, sui gradoni destinati ai tifosi di casa prende posto un gruppo di ultras biancorossi, che appende solo una bandiera con il simbolo dei pirati e sventola sporadicamente un grande bandierone biancorosso.

Nella prima mezz’ora le due tifoserie sono molto attive. In campo, dopo il predominio iniziale degli ospiti, i padroni di casa trovano slancio e la partita diventa vivace. La svolta arriva al 43’, con l’espulsione per doppia ammonizione del granata Diabate; appena due minuti dopo, i locali ne approfittano per passare in vantaggio con Sorrentino. Al fischio dell’arbitro, i tifosi biancorossi sventolano il bandierone e i ragazzi della scuola calcio accendono due fumogeni, uno bianco e uno rosso.

Nel secondo tempo il cielo minaccia sempre più pioggia. Gli ultras campani sembrano rallentare, mentre i padroni di casa continuano a tifare con buona intensità. A un quarto d’ora dalla fine però, la Puteolana ribalta il risultato: prima Mascari pareggia e subito dopo Dammaco sigla il vantaggio facendo esplodere la tifoseria campana, che riprende a cantare a gran voce sotto la pioggia ormai battente. A sorpresa, però, al penultimo minuto di recupero Bencivenga pareggia per i biancorossi su calcio di rigore, facendo esplodere di gioia la sua tifoseria. Così, al triplice fischio, i padroni di casa applaudono i propri giocatori per questo punto guadagnato in extremis, mentre tra i campani c’è un po’ di malumore. Finita la gara, lascio lo stadio soddisfatto per aver assistito a un confronto divertente sugli spalti e in campo.

Testo e foto di Marco Gasparri