La sfida tra Benevento e Casertana, disputata allo stadio “Ciro Vigorito”, è stata un’occasione di grande richiamo, con ben 6.226 spettatori accorsi per assistere al derby: sono 1.625 i paganti, tra i quali 323 ospiti, andatisi ad aggiungere ai 4.601 abbonati.
Particolarmente attesa questa gara, con l’eco della rivalità tra le due tifoserie rinfocolata già sui social nei giorni precedenti l’incontro, ma più dei riscontri virtuali che lasciano il tempo che trovano, sono i precedenti della scorsa stagione ad alimentare le aspettative di entrambe le tifoserie e degli osservatori terzi come noi. A proposito di Osservatori terzi con la O maiuscola e un tantino più oppressivi, la notizia vera è che nessuna chiusura o restrizione particolarmente afflittiva abbia riguardato il settore riservato agli ospiti. Certo è richiesta la solita fidelity card, certo i biglietti possono essere acquistati solo in prevendita e solo in ricevitoria, ma almeno una volta tanto non c’è il solito spicchio di stadio vuoto, triste e solitario.
A dirla tutta, il settore riservato ai tifosi della Casertana, resta vuoto per i primi venti minuti, probabilmente per le solite lungaggini nei controlli. Quando i rossoblù fanno il loro ingresso, compatto e coreografico, ricambiato con sonori fischi per l’approccio provocatorio, si alza ovviamente il livello di adrenalina e partecipazione. La sequela di sfottò, i battimani e i cori di incitamento si rincorreranno da una parte e dall’altra per tutto il resto della partita.
Durante i novanta minuti, il tifo si mantiene continuo e propositivo su entrambe le sponde, con le due tifoserie che rispondono colpo su colpo nei momenti chiave della partita. La Curva Sud del Benevento, cuore pulsante del tifo di casa, in questo serrato testa a testa in cui ben presente è stata anche la pirotecnica, s’è potuta giovare degli esiti del campo, dove la Strega si è imposta con il risultato di 1-0, portando ovvia euforia sugli spalti ma anche tre importanti punti a casa che le confermano la supremazia non solo in questo derby molto sentito, ma anche in classifica, dove continua a guidare la volata nel sogno di riconquistare quella B perduta.
Foto di Giuseppe Terrigno