Quasi 27mila spettatori il 18 agosto, e per di più non in una partita di cartello: che sia un anno storico, sotto le Due Torri, lo dimostrano i numeri. Ventimila abbonati, mai così bene dagli anni Novanta; e poi altri seimila che hanno deciso di tornare prima dalle vacanze, per non perdersi l’esordio in casa. 

È l’anno della Champions, e questo basterebbe a spiegare il tutto; ma non solo: a Bologna c’è un rinnovato entusiasmo che dura da anni, e di cui l’Europa ripresa dopo più di un ventennio, non rappresenta che la ciliegina sulla torta. La Curva Andrea Costa si prepara a tornare in giro per il Vecchio Continente, e per l’occasione lo farà con due soli striscioni: “Ultras”, per il 50esimo dei Forever, e Bologna, dietro cui si metteranno tutti gli altri. 

Prima del teatro dei sogni però, c’è il campionato: al Dall’Ara arriva l’Udinese, con i friulani che si presentano in un migliaio, numeri mica malaccio per il periodo. L’antica amicizia è alle spalle, tra le due realtà adesso vige discordia, come si capisce dai cori che provengono fin dal pre-partita da una parte e dall’altra. Sul campo gioca meglio il Bologna, ma alla fine è pareggio. Allo stadio si percepisce un po’ di delusione, per quella che era la primissima di Italiano, anche se insomma: le occasioni per rifarsi, non mancheranno. 

Testo di Stefano Brunetti
Foto di Luigi Bisio