Si preannuncia un girone H di Serie D davvero pirotecnico in questa stagione. Per la prima giornata di campionato c’è già l’imbarazzo della scelta, ma la logistica mi porta ad un interessantissimo Brindisi-Ischia a capire l’impatto della tifoseria locale con la nuova realtà della D dopo la mesta retrocessione dell’anno passato. Allo stesso tempo saggiare la risposta di una tifoseria isolana che, a proposito di logistica, deve necessariamente dare fondo a tutte le sue risorse pur di semplicemente esserci.

Un sole ancora cocente saluta questo 8 settembre, tenendosi testardamente aggrappato ad un’estate che non ne vuol sapere di finire. I buoni trenta gradi sarebbero stati più gradevoli se accoppiati con una tranquilla giornata in riva al mare, ma ovviamente il richiamo delle tifoserie e dei campionati al via, è più forte di tutto, quindi eccoci qui, ore 15, allo stadio Fanuzzi. Nei due settori degli ultras, molto aspra è la battaglia con la calura, specie in quello ospiti animato da un bel quadrato di ultras ischitani, molto apprezzabili per numero e successivamente anche per tifo canoro. Restituiscono ancora di più dal punto di vista coreografico, grazie alla scelta di presentarsi tutti a torso nudo, mentre vocalmente offrono una prova caratterizzata principalmente da cori secchi, belli e potenti, alternati da un certo numero di fisiologiche pause, innaffiate da fondamentali sorsi di birra per rigenerarsi. Non è facile per nulla considerando tutte le difficoltà, dal viaggio al clima, ma loro fanno pienamente il loro dovere.

La Curva Sud, dopo una stagione in Serie C negativa in campo ma non sugli spalti, si ripresenta ai nastri di partenza con grande entusiasmo, quasi come se tanto spreco non fosse mai avvenuto. In bella mostra il nuovo striscione “Messapici”, i gradoni appaiono belli pieni, colorati dalle tante bandiere e due aste, tanti fumogeni, infine resi vivi da un ottimo tifo che accompagna le “V” in campo per tutta la gara. Non mancano i cori per i diffidati e le manate sono molto belle, rese ancora più suggestive nel loro impatto dalla splendida luce che quanto meno è il lato positivo dell’afoso sole odierno.

Se nulla sembra insomma esser cambiato sugli spalti, purtroppo lo stesso si può dire del campo, dove la squadra non riesce a scostarsi dal filone di risultati negativi del recente passato, ma per chi continua a crederci, si spera che sia solo questione di tempo prima che, anche qui, un nuovo sole torni a sorgere.

C.O.