Costante sarà nella stagione del Campobasso, l’eventualità di trovarsi a disputare partite inedite o che mancavano da parecchie stagioni: così vale anche per l’odierna sfida con la Lucchese, con l’unico incrocio tra molisani e toscani che risale addirittura al 1979.
La sfida odierna è “pepata” dal punto di vista ultras, data da una vecchia diatriba a suon di striscioni di circa venti anni fa attorno al famoso striscione lucchese contro l’ultras pisano Maurizio Alberti. Seppur per via indiretta, vollero dire la loro anche i campobassani e ci fu persino una risposta dei diretti interessati, non di certo conciliante. Ovviamente, nella singolar tenzone, contarono anche i contrapposti ideali politici dei due schieramenti.
Anche oggi il pubblico presente sulle gradinate del Molinari supera di gran lunga le quattromila unità, dato che, con la stagione fredda alle porte in Molise (e fidatevi, qui fa freddo sul serio), può considerarsi ampiamente positivo.
Parte a suon di cori secchi la prestazione degli ultras di casa con parecchio seguito nella zona centrale della Curva Scorrano; sempre positivo lo sventolio di tutti i bandieroni, per gran parte dei novanta minuti, pure i battimani risultano ben eseguiti e partecipati, seppur i lanciacori della Nord siano privi di megafoni.
La loro squadra spadroneggia sul campo e il tifo ne risente in modo ampiamente positivo, con 3/4 cori che sono seguiti anche ai margini della zona centrale. Nel secondo tempo in cui staziono sotto la curva di casa, assisto ad altri quarantacinque minuti di ottimo tifo. L’apice sono i cori in dialetto che hanno un buon seguito vocale, ma è al “Rall mo” (incoraggiamento che letteralmente significa “Dai, ora!” ma che come tante espressioni dialettali è di fatto intraducibile) che i campobassani danno il meglio. Cantato sulle note di “Take me home country roads” di John Denver, il coro accompagna la sciarpata per celebrare il 3-0 finale nel più classico omaggio vicendevole tra squadra e tifosi.
Nel settore ospiti giungono (secondo dati ufficiali) 75 tifosi della Lucchese: sicuramente non una trasferta agevole, la loro, quindi bene così. La prima cosa che si può notare di loro, è il drappo capovolto di Quei Bravi Ragazzi, mentre gli altri gruppi della Ovest (Porcari, Giorni Bui ed Ultras 1905) appendono i rispettivi drappi normalmente.
Dopo i primi cori per la Lucchese, la tifoseria toscana riprende con alcuni sfottò il tema di quegli striscioni di vent’anni orsono. Dopo la rete subita dalla propria squadra, fanno registrare qualche attimo di pausa tra un coro ed un altro, mentre nella parta finale di primo tempo spiccano dei bei battimani, seguiti da quasi tutti i presenti.
Nel secondo tempo, trovandomi dal lato opposto al settore ospiti, non mi arrivano i loro cori, ma comunque li si vede sempre in movimento, a supporto della loro squadra. Quattro bandieroni vengono fatti sventolare per tutto il secondo tempo, mentre ogni tanto fa capolino un due aste e qualche bandierina rossonera. Al fischio finale chiamano “a rapporto” la loro squadra, chiedendo il massimo impegno in vista del proseguo del campionato.
Francesco Passarelli