A seguito dei sopralluoghi della commissione per l’ordine pubblico si era manifestata l’esigenza di adeguare lo stadio Mancini di Castelfidardo ai requisiti minimi previsti dalla lega di serie D, soprattutto in vista dei numerosi derby regionali che i biancoverdi, neopromossi in quarta serie, avrebbero dovuto disputare nella stagione 2024/2025. Al termine dei lavori la capienza è stata portata a circa 1500 posti a sedere, circa 300 riservati agli ospiti, con l’obiettivo però di portarli entro maggio 2025 a 500.

Risolto il problema dello stadio, agli Ultras Castelfidardo non restava altro che sostenere la propria squadra per spingerla alla salvezza. Succede però quello che nessuno avrebbe potuto mai immaginare: l’atteso derby contro la Samb ha rischiato di giocarsi altrove. Tra le varie opzioni circolava anche Osimo, tifoseria rivale ai padroni di casa. La tifoseria biancoverde, subodorata la minaccia, è scesa in campo con striscioni e comunicati, dichiarando che: “Riguardo le voci circolate nelle ultime ore sulla possibilità di giocare la partita Castelfidardo-Samb in un’altra città, ci teniamo a dire che non saremo presenti come gruppo in nessuno stadio che non sia quello di Castelfidardo, poiché siamo convinti che giocare altrove non sia la soluzione ai disservizi del nostro stadio” si legge nel comunicato. Fuori dal Mancini anche uno striscione: “Sindaco basta essere indifferente, è ora di fare uno stadio decente!”

I vari attori coinvolti, questura e politica, si sono seduti intorno ad un tavolo per garantire ai tifosi di casa di assistere nel proprio “salotto” ad un match tanto atteso quanto importante, ma allo stesso tempo garantire agli ospiti di seguire il proprio club senza particolari restrizioni. Al termine di questo complesso lavoro diplomatico è stato deciso non solo di destinare ai tifosi della Samb 250 biglietti ma contemporaneamente di prevedere una diretta streaming sul canale Vera TV. Il numero limitato di ticket messi a disposizione ha di fatto scontentato tutti coloro che non sono riusciti ad accaparrarsi il prezioso tagliando. Tuttavia, in controtendenza con quanto avviene ormai in molte curve d’Italia, entrambe le tifoserie hanno deciso di assistere al match venendo meno al principio “o tutti o nessuno”. Una riflessione a tal proposito è necessaria: premesso che gli stadi, soprattutto i settori ospiti, per propria natura hanno una capienza limitata, in tanti spesso si chiedono per quale motivo applicare sempre e comunque in maniera rigorosa il suddetto principio, senza invece fare dei distinguo. I gruppi ultras, oltre a garantire il proprio sostegno agli undici in campo, si fanno anche carico di portare quanta più gente possibile in trasferta dove però spesso non è sufficiente l’impegno o la buona volontà. Infatti, come per l’evento in questione, i ticket messi a disposizione non sono stati pochi solo per un semplice capriccio della questura di turno, che spesso per “alleggerirsi” del proprio lavoro, anziché vietare la trasferta alle tifoserie avversarie elude il problema riducendo “d’imperio” la capienza dei settori ospiti. Per Castelfidardo-Samb, constatata l’insufficienza dei posti, piuttosto che far disputare il match a porte chiuse o in altra sede, è stata predisposta la diretta streaming, scongiurando di fatto l’afflusso di tifosi della Samb sprovvisti di biglietti che non pochi problemi di ordine pubblico avrebbe creato. Insomma, la scelta se andare o meno in trasferta non può essere sempre automatica, ma valutata caso per caso, soprattutto quando il match viene disputato in impianti con posti a sedere non sufficienti a soddisfare le richieste degli interessati. Come non si può buttare la croce addosso su chi decide di boicottare perché crede che tot biglietti siano insufficienti per gli ultras o per il resto della tifoseria in toto, allo stesso modo non si può biasimare chi invece giudica adeguato un certo numero per sé curandosi meno di eventuali “occasionali”.

Scampato il pericolo, comunque, tutti si sono subiti adoperati per garantire alla propria casacca il miglior sostegno possibile. Lo spettacolo che è venuto fuori è stato degno dell’evento, infatti sia i padroni di casa che gli ospiti hanno polverizzato in pochissime ore i preziosi tagliandi messi a disposizione.

Il match sugli spalti è stato avvincente, da una parte i fidardensi si sono posizionati nel loro solito settore, a ridosso del campo di gioco, offrendo un sostegno continuo che non è calato neanche quando ormai la partita sembrava inevitabilmente indirizzata. Nel corso della partita hanno esposto uno striscione di solidarietà indirizzato agli amici di Macerata, più due di vicinanza, uno per la tifoseria foggiana, recentemente colpita dal lutto per la scomparsa di tre ultras di ritorno dalla trasferta di Potenza, e l’altro rivolto alla tifoseria del Chieti per la perdita del proprio fratello di curva Michael.

Gli ospiti, infine, si dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno, una tifoseria sprecata per la quarta serie: infatti oltre a presentarsi compatti e numerosi hanno offerto per tutto il match un tifo compatto e costante, impegno che è stato poi ripagato dalla larga vittoria; la Samb, infatti, si impone facilmente sul campo del Castelfidardo, segnando tre reti nella prima frazione di gioco e conquistando la prima vittoria esterna della stagione. Si segnala che i rossoblù sono rimasti in silenzio durante i primi minuti della partita, sempre in segno di rispetto per la tragedia che ha colpito la tifoseria foggiana.

Testo di Michele D’Urso
Foto di E.B.