Che si tratti di calcio o di basket, nelle competizioni europee è facile vedere spesso gli stessi grandi nomi delle squadre di calcio: Bayern Monaco, Real Madrid, Panathinaikos, ecc. ed è bello anche vedere come i tifosi siano ugualmente affezionati a quel nome, a prescindere dalla disciplina.

In Italia non esiste la stessa cultura polisportiva, non abbiamo esempi di questo tipo o per lo meno non ad alto livello ed è proprio per questo che una squadra di pallacanestro che porta lo stesso nome della compagine cittadina di calcio desta subito il mio interesse.

Il Derthona Basket oltre al nome, che altro non è che l’antica denominazione latina di Tortona, condivide anche i colori sociali (bianco e nero) con l’omonima squadra di calcio cittadina che milita in serie D, anche se le società sono distinte.

In quest’occasione, i bianconeri sono chiamati all’esordio stagionale delle coppe europee, per la precisione nella Basketball Champions League, competizione che a discapito nel nome non possiamo considerare come l’omonima calcistica che sarebbe più corretto accostare all’Eurolega.

Si gioca al PalaFerraris di Casale Monferrato, in quella che però risulta ancora come la casa provvisoria dei bianconeri, in attesa del completamento dell’avveniristica Cittadella dello Sport di Tortona, prevista (si spera) per fine anno.

Il pubblico a dir la verità non è numerosissimo, circa mille persone ma con l’attenuante del fatto che Tortona, che conta poco meno di 30 mila abitanti, dista quasi 60 km da qui, giusto qualcuno in più di quelli che ha percorso il sottoscritto questa sera per assistere alla sfida.

Sono presenti anche una ventina di tifosi tedeschi a sostegno del Chemnitz; non hanno striscioni o bandiere, anche se indagando i social sembrerebbero riconducibili ai gruppi: Austrinker e Chemnitz Crew. Si limitano a cantare “defense” durante le fasi offensive dei padroni di casa, fischiare durante i liberi e ad incitare con qualche coro sporadico.

Per quanto riguarda la curva di casa, le redini del tifo sono in mano al gruppo AREA BIANCONERA che si posiziona nel settore denominato Curva Derthona, proprio dietro al canestro. Sostengono la squadra per tutto l’arco della sfida e riescono a coinvolgere un palazzetto non gremito ma partecipe al coro “LEONI, LEONI!” Nel corso del terzo quarto offrono poi una bella sciarpata a ritmo di “Su” e “giù” in “Stile Avellino”.

La gara sul parquet risulta divertente, anche grazie all’apporto del tifo da ambo i lati e resta in equilibrio per gran parte della stessa, mentre nell’ultimo quarto il Derthona riesce a dare lo strappo decisivo e portare a casa la vittoria per 87-81.

Testo e foto di Alan Cacciatore