Dopo una settimana in cui si è parlato moltissimo di questo derby sui giornali e sulle televisioni, finalmente si arriva alla domenica e dopo ben 22 anni ritorna questo incontro tanto atteso nei due centri abruzzesi. Ma in verità già quest’estate le due formazioni si sono incontrate per il turno di Coppa Italia ad Avezzano, con i tifosi rossoblù che disertarono in segno di solidarietà con i paesi del reatino colpiti dal sisma.
Nel capoluogo arrivo presto, circa un due ore prima dell’inizio della partita che avverrà alle 14:30, nel nuovo stadio denominato “Gran Sasso d’ Italia – Italo Acconcia” inaugurato in questa stagione, nella gara del campionato di serie D contro il Monterosi, più precisamente il 4 settembre. Per me è l’ esordio assoluto in questo nuovo impianto da quasi sette mila posti (questa l’omologazione attuale, anche se in realtà può contenere molti più tifosi), per cui addio al “Tommaso Fattori” (ora destinato al rugby) con qualche punta di nostalgia.
Decido di lasciare la macchina proprio nei pressi dell’oramai ex casa dei rossoblù e farmela a piedi fino al nuovo stadio, anche perché le strade sono chiuse e transennate, con vigili e forze dell’ordine che presidiano ogni varco d’ accesso. Attraversando tutta la strada, mi affaccio anche sul settore ospiti, pattugliato da diverse macchine e un paio di blindati della polizia pronti all’arrivo dei tifosi biancoverdi. Continuo per la mia strada, oltrepassando la tribuna, fino ad arrivare davanti la curva dei locali al cui esterno hanno abbellito le fredde mura con dei bellissimi murales e la grande scritta “RED BLUE EAGLES” veramente ben fatta.
Con l’approssimarsi del fischio d’inizio vedo arrivare tutti insieme il gruppo degli aquilani, che sistemano bandiere e stendardi per farle entrare nel settore loro riservato, così capisco che è giunto anche per me il tempo di entrare. Il solito steward mi fa perdere qualche minuto di tempo davanti ai cancelli d’entrata, ma non importa perché questa volta, capendo l’importanza della partita, sono arrivato con netto anticipo sull’orario, per cui nonostante questo piccolo inconveniente metterò piede sul rettangolo di gioco che mancheranno ancora oltre una ventina di minuti buoni al calcio d’inizio.
Ho tutto il tempo per dare un’occhiata dall’interno di questo nuovo impianto che, al contrario del vecchio, possiede tutti gli spalti a ridosso del campo. La curva Sud locale è ben fatta ed è a misura sia di ultras che di semplice tifoso, molto più raccolta e meno dispersiva di quella del Fattori. Poi ci sono due belle e capienti tribune, ma solo una per il momento è agibile, mentre il settore ospiti è una tribuna in ferro con montati dei seggiolini e può contenere circa 700 tifosi.
Lo stadio man mano va riempiendosi (alla fine saranno quasi 2.500 gli spettatori paganti ) e quando manca un quarto d’ora alle 14:30 arriveranno gli ultras marsicani (poco più di 250 a fronte di quasi 350 biglietti inviati) che entreranno tutti insieme, facendo vistosi gestacci verso il pubblico aquilano che prontamente li fischierà. Negli ultimi scampoli di pre-partita, i rossoblù canteranno cori accompagnati da battimani ed un coro dove si abbracceranno praticamente tutti.
Finalmente si arriva alle 14:30 così che le due squadre faranno il loro ingresso in campo, con il settore ospiti che mostrerà una semplice ma bella coreografia, consistente nell’esposizione di un mini bandierone contornato da tanti cartoncini bianchi da una lato e verdi dall’altro, mentre i padroni di casa sventolano sette bandieroni, tre da un lato e tre dall’altro con l’ultimo in alto al centro a formare un quadrato come a voler racchiudere e compattare il cuore pulsante del tifo rossoblù.
Comincia la partita ed entrambe le tifoserie non si risparmiano nei cori, facendo tantissimi battimani e mani alzate, con i marsicani che dopo pochi minuti dal fischio iniziale si esibiranno in una bella e fitta sciarpata. Purtroppo poco dopo il ventesimo minuto, nella curva locale, ci sarà una donna che si sentirà male e gli infermieri in campo saranno costretti ad intervenire un paio di volte mentre la partita in campo verrà momentaneamente sospesa. Una nota di merito va sicuramente agli ultras locali che, intervenendo, faciliteranno le operazioni di trasporto, aprendo una via di accesso tra la folla. I barellieri con la persona soccorsa escono tra gli applausi di tutto lo stadio e così la partita può riprendere.
I marsicani sembrano avere una marcia in più e saranno tantissimi i battimani ad accompagnare i loro cori, mentre la curva aquilana l’ho vista un po’ meno brillante rispetto ad altre volte in cui sono stato presente, vuoi per quanto accaduto poco prima, vuoi per le tante diffide piovute addosso ad esponenti di primo piano della curva, così che neanche la sciarpata sarà fitta come ci avevano ben abituati. Comunque i battimani non mancano ma soprattutto lo sventolio dei bandieroni sarà sempre costante, senza un attimo di sosta.
Nel secondo tempo gli ospiti, proprio ad inizio ripresa, effettueranno un’altra bella e fitta sciarpata, con le sciarpe che subito dopo verranno fatte roteare in alto. Lo stiramento di sciarpe ed il conseguente roteamento durerà diversi minuti, dato che lo ripeteranno per ben tre volte. Per il resto tiferanno con una buona intensità e tanti battimani ed anche lo sventolio delle bandiere non mancherà.
In questa seconda frazione gli aquilani non mancheranno di farsi notare, spostandosi con le braccia prima a destra, poi a sinistra, in alto ed in basso. Il tifo aumenterà sensibilmente a livello d’intensità e nonostante la squadra sia ridotta in 10 dal minuto 8 della ripresa, non faranno mai mancare il supporto vocale. Nemmeno i giocatori lesineranno emozioni in campo e se per 87 minuti non ci saranno stati gol, questi arriveranno nei minuti finali, precisamente a tre minuti dalla fine ci sarà il vantaggio marsicano, con il settore ospiti che esploderà letteralmente dalla gioia, ma non faranno in tempo a finire di festeggiare che due minuti dopo arriverà il gol dei padroni di casa che farà esultare lo stadio intero.
Si giunge al fischio finale e la partita terminerà 1-1 con le due squadre che andranno ad applaudire le rispettive tifoserie, gli ospiti felici per il punto strappato che applaudiranno a loro volta la squadra, mentre i rossoblù volevano palesemente qualcosa in più, la serie D è ritenuta troppo stretta per loro.
Segnalo i molti cori contro che le due fazioni si sono scambiati nel corso della gara, seppur fuori non succederà niente visto il robusto spiegamento di forze messo in campo dalla questura. A me non resta che fare la strada di ritorno per tornare a prendere la macchina, comunque contento di aver assistito ad un bel derby ma soprattutto ad un bellissimo spettacolo sugli spalti.
Marco Gasparri.