“Lava nelle vene, cuore granata”. Oggi è il giorno speciale in cui l’Ercolanese festeggia il suo centenario. Entrando nello stadio Raffaele Solaro come una spettatrice straniera con occhi curiosi, mi avvolge un’atmosfera di gioia e festa. L’accoglienza ricevuta, considerando che è la mia prima volta in questo stadio e con questa tifoseria, è estremamente calorosa. Mi sento come in famiglia e questi gesti di gentilezza non così convenzionali, rimarranno sempre impressi nella mia memoria con gratitudine.

La cosa più evidente, e bella, è che lo stadio diventa un luogo condiviso da tutti, i tifosi si mescolano con i presidenti e gli ex giocatori calcano il suolo sacro di questa storica squadra celebrando 100 anni di passione granata. Come una grande comunità, si scambiano abbracci tra volti familiari che si ritrovano in un pomeriggio festoso tra dimostrazioni di affetto e sostegno verso i propri colori.

Mentre i primi tifosi prendono posto in gradinata, mi sposto in giro in modo errante, muovendomi in maniera mai sperimentata tra il terreno di gioco e la tribuna, catturando le immagini di festa, circondata da scene di festa e celebrazione per questa vulcanica fede tramandata da generazione a generazione. Scatto alcune foto ai murales all’esterno dello stadio e alla targa commemorativa del centenario.

E poi arrivano gli ultras, annunciando il loro ingresso con cori che risuonano prima ancora di occupare i posti in gradinata est.

Iniziano a scaldare l’atmosfera e animare la scena, mentre sul campo si svolge la cerimonia commemorativa con la consegna delle targhe, pergamene e medaglie agli ex presidenti, giocatori e personaggi chiave che hanno contribuito con passione alla storia dell’Ercolanese nel bene e nel male. Una storia di alti e bassi come tutte le migliori squadre con un secolo di vita. Eppure eccoci qua, anzi eccoli qua, in un unico abbraccio ad augurare il meglio alla maglia: “Questo giorno lo dedichiamo a chi c’è sempre stato e soprattutto a chi non c’è più”.

La tribuna si riempie e le coreografie sono pronte, mentre in campo sta per avere inizio la partita tra ex calciatori e i nuovi talenti. Al fischio di inizio la gradinata s’infiamma e si colora di torce granata e photoflash, mentre gli ultras dispiegano uno striscione in onore della centesima primavera.

A ritmo incessante di tamburo e battimani, il folto gruppo di tifosi fa una prestazione degna della grande occasione, lo sventolio di bandiere è per tutta la durata della partita, inoltre presenti tifosi anche da Cesenatico.

La serata si conclude con i fuochi d’artificio, mentre i protagonisti in campo regalano le maglie ai tifosi più piccoli in gradinata.

Esco dallo stadio soddisfatta di aver partecipato a una giornata da ricordare, e con grande riconoscenza da parte mia per l’accoglienza ricevuta. Vengo invitata a brindare con gli ultras a cui scatterò una foto ricordo sul murales che segna la data 10 giugno 1924, una conclusione in festa di questo lungo giorno iniziato 100 anni fa.

Imma Borrelli