Il turno infrasettimanale ha regalato al Fasano la prima vittoria in trasferta a Palma Campania. Tuttavia, la squadra biancazzurra rimane nei bassifondi della classifica, ma l’occasione di riscattarsi si presenta nella gara odierna, in quanto gli avversari sono i neopromossi campani della Costa D’Amalfi. Questi ultimi vantano infatti un record poco invidiabile: sono l’unica squadra di Serie D ad aver sottoscritto un solo abbonamento e anche nella partita di oggi non hanno avuto alcun tifoso al seguito. Peccato perché il progetto unitario del comprensorio costiero sembrava partito sotto ben altri auspici nella scorsa stagione ma dopo la promozione in D, l’esilio lontano dal proprio stadio ha comportato una perdita verticale di pubblico. Tutto per i cavilli burocratici di chi a parole ripete sempre che “il calcio è dei tifosi” e poi nei fatti li allontana.
Il fischio d’inizio e lo schieramento delle due formazioni in campo, lasciano presagire quello che sarà il leitmotiv della gara: i padroni di casa cercano il gol per uscire dalle paludi della zona calda della classifica, mentre gli ospiti si arroccano su una stretta linea difensiva, determinati a portare a casa almeno un punto.
La tifoseria di casa sostiene la squadra con numerosi cori e battimani, accendendo talvolta fumogeni, soprattutto in occasione dell’esposizione di striscioni. In particolare, viene dedicato uno striscione alla mancata concessione di un minuto di raccoglimento per gli ultras foggiani, tragicamente scomparsi di ritorno dalla trasferta di Potenza.
Due pali colpiti dal Fasano nel giro di pochi minuti chiudono la prima frazione, alimentando la speranza di tutti i presenti di vedere finalmente la rete nella ripresa. Durante il secondo tempo, vengono esposti due striscioni in memoria di una giovane fasanese scomparsa e dello Skrondo, figura storica degli INGRIFATI PERUGIA, gemellati con i locali ALLENTATI FASANO. Nonostante il continuo incitamento alla squadra, il Fasano deve accontentarsi dello zero a zero finale. Questo risultato fa nuovamente scattare la contestazione, in particolare nei confronti del tecnico di casa, che, come ogni domenica, lascia la squadra a giustificarsi di fronte ai tifosi per le prestazioni deludenti di questa stagione, mentre lui si dirige verso gli spogliatoi, suscitando il disappunto di tutti i presenti allo stadio.
Testo di C.O.
Foto di Riccardo Dibiase