Dopo diversi anni, torna a giocarsi al “Recchioni”, una sfida che ha caratterizzato tutta la prima parte degli anni duemila con incontri vibranti in campo e sugli spalti.

Due squadre con una storia centenaria (seppur tra varie rifondazioni) si sono incontrate per l’ultima volta nel 2016, in una partita risultata poi inutile. Da quell’anno in poi, infatti, destini del tutto diversi hanno interessato le due compagini, con la Fermana che vinse il girone F della serie D mentre per il Chieti venne dichiarato il fallimento a metà campionato, non riuscendo a portare a termine nemmeno la stagione.

Tanti gli incontri nei primi anni duemila, come si diceva, fra i quali memorabile un vero e proprio esodo teatino con oltre mille al seguito nel 2001/02 per una partita segnata da schermaglie e qualche tafferuglio fuori dallo stadio.

L’ultimo incontro tra i professionisti risale invece al 2004/05, play out di serie C1/B in cui la Fermana condannò il Chieti all’inferno con un pareggio strappato al 97°, dopo il vantaggio neroverde siglato al 90°.

Erano gli anni delle Brigate Gialloblù 1974 e degli Irriducibili a guidare le rispettive curve, da allora molte cose sono cambiate e poche sono state le occasioni per rivedersi.

Oggi si torna in campo, di mercoledì, tipica serata autunnale sotto una leggera pioggia. È stata una settimana difficile quella degli ultras neroverdi, segnata dalla scomparsa di Michael, un ragazzo della “Volpi” ricordato da molte tifoserie (anche avversarie), fra queste anche quella gialloblù di casa si unisce al dolore, sistemando nel settore ospiti un mazzo di fiori e lo striscione: “Rivale negli stadi, fratello di ideali, vola in alto Michael”, a firma del gruppo Sotto Mentite Spoglie.

Gli ospiti creano un bel colpo d’occhio sistemandosi con i drappi in mano dietro l’insegna “Curva Volpi”: ottimo momento per i ragazzi di Chieti, anche a livello numerico, se si considera che giungono di mercoledì sera, in terra fermana, in quasi 400 unità.

Il match inizia ovviamente nel segno del ricordo con lo striscione: “Per Michi, per noi Avanti Chieti”, e il nome di Micheal scandito a gran voce dai suoi fratelli di curva.

Quasi totalmente rappresentata da ultras, la delegazione neroverde partecipa attivamente con belle manate e cori a rispondere, braccia in aria e sventolio costante di bandiere e due aste durante tutto l’arco dell’incontro.

Di fronte, anzi di lato, visto lo spostamento del tifo locale dalla storica Curva Duomo al settore Distinti, i ragazzi che si raccolgono dietro i drappi di “Sotto mentite spoglie” sembrano non risentire della fresca retrocessione, esprimendo un buon tifo fatto di battimani e sventolio di un paio di bei bandieroni.

Esposto anche uno striscione per i cinque anni del gruppo, erede di Brigate e Nucleo: “Da 5 anni in ogni dove”, con qualche torcia a fare da contorno.

La partita in campo, invece, corre via piuttosto noiosa, botta e risposta, gol di una vecchia conoscenza della serie A come Donsah per gli ospiti, a cui risponde quasi subito la squadra di casa.

Bella la sciarpata ospite durante il secondo tempo, non si segnalano cori e offese reciproche così come a fine partita non viene registrato nessun problema.

Questo girone F di Serie D continua a dimostrarsi tutto tranne che “dilettante” almeno dal punto di vista Ultras.

Testo di M.S.
Foto di E.B.