Con la fine delle ferie estive ed il conseguente ritorno alla vita lavorativa, devo riconoscere che in questo weekend ho fatto fatica a tornare alla normalità: sarà il ritorno brusco dalle vacanze, sarà la prima settimana di lavoro, lo svegliarsi presto, gli anni che passano ma praticamente il sabato ho riposato tutto il giorno e anche la domenica ho fatto una fatica immane. Poi fortunatamente ha prevalso la voglia di viaggiare motivato dall’inizio del campionato di serie D e dei suoi nove gironi.

Per conciliare con la scarsa voglia, in questa prima giornata ho scelto di non andare tanto distante e cominciare con Flaminia Civita Castellana – Montevarchi, sicuro di trovare la tifoseria ospite in buon numero. Teatro della sfida è lo storico “Turiddu Madami” dove nonostante la mia odierna lentezza, arrivo con un buon margine di tempo sull’orario canonico dell’inizio della partita fissato alle 15. Questo anticipo mi permette di vedere già fuori dell’impianto, ancora chiuso al pubblico, qualche tifoso rossoblù ospite, colori sociali che sono fra le poche cose che accomunano le tifoserie, invece all’opposto per organizzazione e tutto il resto.

La celerità dei cortesissimi dirigenti locali mi mette di buon umore (a volte mi basta veramente poco) e dal rettangolo verde l’occhio va sulla lunga ed unica tribuna, rimessa a nuovo e colorata, nella cui parte coperta sono stati aggiunti pure dei seggiolini. L’unica cosa che manca da tempo è un gruppo ultras che inciti la squadra più o meno stabile in quarta serie, un lusso da preservare alla luce delle difficoltà di altre piazze, anche storiche.

La curiosità per la prima giornata e il clima caldo ma sopportabile, porta il pubblico locale in discreto numero sugli spalti. Dalla parte opposta i montevarchini sono presenti non in tantissimi, anche se altri arriveranno a partita iniziata, gli stendardi però sono tutti meticolosamente sistemati sulla balaustra, mentre il Gruppo Storico si sistema nella tribuna locale, a ridosso comunque del settore ospiti.

Entrano le squadre in campo ed i sostenitori toscani sventolano un paio di bandiere ed altrettante bandierine, tutti seduti invece sul versante casalingo che però esulta ai gol della propria compagine. Nel primo tempo i ragazzi di Montevarchi offrono un incitamento davvero superlativo, con numerosi battimani ad accompagnare i cori e colore offerto da bandiere e bandierine in continuo movimento. C’è spazio anche per un coro in ricordo degli ultras scomparsi, i cui nomi sono impressi su una pezza. Poco prima del gol dei locali alzano anche uno striscione per Mirko dei gemellati Ingrifati Perugia, tornato allo stadio dopo una diffida.

La partita risulta piacevole con diversi capovolgimenti di fronte ma a sei minuti dal riposo il Flaminia mette la freccia e passa in vantaggio con Celentano. Nella seconda parte di gara i rossoblù toscani continuano ad incitare la squadra come se il gol dello svantaggio non fosse un peso, ma al cinquantaquattresimo raddoppio di bomber Malaccari con un piattone che non lascia scampo all’estremo difensore.

I sostenitori ospiti pur continuando ad incitare la squadra più antica della Toscana, cominciano a rumoreggiare e un paio di cori sono proprio per chiedere più impegno ma per il resto il sostegno non cessa, anzi la squadra sembra recepire il messaggio e a venti minuti dalla fine, segna due gol in due minuti con Orlandi su rigore e poi Carcani di testa che hanno la meglio sul portiere civitonico De Fazio, riportando il risultato in parità per l’incredula gioia dei propri sostenitori festanti.

Nei restanti minuti, sulle ali dell’entusiasmo, l’intensità corale aumenta nella speranza di spingere la squadra ad una possibile vittoria: tanti i battimani ad accompagnare i cori così come le braccia alzate per i cori secchi, ma il risultato non cambia più e la partita terminerà sul 2-2.

Dopo aver incitato e salutato la squadra, con quest’ultima ormai rientrata negli spogliatoi, c’è ancora spazio per altri cori, tra i quali vengono ricordati anche i diffidati. La giornata non era iniziata nel migliore dei modi, ma torno a casa rinfrancato nell’ umore e nello spirito, contento di essere stato presente qui a Civita Castellana e di aver assistito ad una buona prestazione della tifoseria ospite che mi ha fatto tornare il sorriso.

Marco Gasparri