Reduce dalla sfida domenicale tra il Picerno e l’Avellino, il giorno dopo chiudo il cerchio con il posticipo serale del girone meridionale della Serie C tra il Foggia e il Trapani, contestuale chiusura del turno inaugurale del campionato. I rossoneri di casa hanno totalmente cambiato look rispetto alla passata stagione, rivoluzionando la squadra con l’inserimento nell’organico di calciatori di ottimo livello. La ciliegina sulla torta è stata l’acquisto di Murano, già capocannoniere di questo raggruppamento nella passata stagione, che proprio nelle ultime ore del calciomercato si è unito a un gruppo già valido; le premesse per un campionato importante, insomma, ci sono tutte anche se i rapporti fra tifo e proprietà restano non proprio sereni. Dall’altro lato l’avversario di oggi, il Trapani, esordisce in campionato con i favori del pronostico per la vittoria del torneo e la partita si conferma proprio per questo scoppiettante, concludendosi con un divertente 2-2, agguantato dagli ospiti proprio all’ultimo tornante.  

Venendo al tifo, all’ingresso delle squadre in campo, la Curva Sud dauna apre lo striscione: “Ancora pronti a lottare per la nostra curva e per chi va a firmare”; la Curva Nord, invece, l’altra anima del tifo locale, espone tutte le pezze dei vari gruppi e realizza una torciata spettacolare. Molto bello è il botta e risposta delle due curve al trentesimo minuto del primo tempo; i due settori cantano poi in modo assordante per tutta la partita, a dimostrazione del grande attaccamento della piazza verso i propri colori.

Dalla lontana Sicilia, anzi dalla lontanissima Trapani (1.100 km), arrivano circa una quindicina di ultras che si sistemano nell’anello inferiore della Curva Nord, dove attaccano i propri striscioni. A inizio partita rispondono con un “Trapani” a ripetere ai cori offensivi dei foggiani, poi nel corso della partita, la netta disparità numerica li porta a subire la bolgia dello Zaccheria e per questo fatico molto a sentirli, seppur il movimento nel loro settore non manchi.

Da ricordare il minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’allenatore Sven Goran Eriksson.

Pier Paolo Sacco