Spinto dalla curiosità di vedere all’opera i ragazzi del “Botty Club” di Fossombrone, decido di recarmi nella Valle del Metauro per seguire la gara tra i padroni di casa e il Termoli. Giungo perciò con largo anticipo in città, approfittando per ammirare il piccolo centro storico e assaggiare qualche prodotto locale prima di recarmi allo stadio. Molto particolare la conformazione del “Comunale” dedicato nel 2015 – poco dopo la sua scomparsa – a Marcello Bonci, presidente e figura centrale del calcio forsempronese: al netto dei significati storici e sociali, un po’ meno piacevole è la questione strutturale, almeno per me che quasi subito mi accorgo di quanto difficile sia scattare qualche foto interessante.

Prima del fischio d’inizio, il pubblico cade in un silenzio surreale per ricordare non solo Totò Schillaci, come su tutti i campi dello Stivale, ma soprattutto Francesco Bernabucci, un giovane tifosissimo dei biancoblù, scomparso a vent’anni dopo aver combattuto contro una lunga malattia. Il “Botty Club” omaggia il proprio amico con uno striscione e diversi cori ad inizio partita, accompagnati anche dai semplici tifosi presenti quest’oggi che hanno apprezzato e contribuito alla solennità del momento.

Provando ad alleggerire parlando del tifo, per me che amo queste piccole realtà del panorama calcistico italico, quella di Fossombrone è stata una piacevole scoperta: bandiere, manate, un tamburo sempre a ritmare i cori sostenuti per tutti i novanta minuti, davvero encomiabile.

Capitolo ospiti, ad inizio partita il loro settore tarda a popolarsi: i soliti lavori in A14 li tengono bloccati lungamente in Abruzzo e giungono solo a primo tempo ampiamente iniziato; verso il ventesimo minuto li si vede finalmente far capolino, giusto il tempo di compattarsi e appendere gli striscioni che inizia il loro sostegno alla squadra.

Non li avevo mai fotografati e devo ammettere che mi hanno veramente colpito, cori ben fatti, mani sempre al cielo e tanta voce per tutta la partita. Una gran bella partita sugli spalti che diventa commovente quando i termolesi espongono uno striscione per il ragazzo scomparso, al che una signora (verosimilmente la madre) si avvicina a loro piangendo e ringraziandoli; una scena che colpito molto tutti i presenti. Il mondo del tifo, ancora una volta, racconta molto più di quello che gli osservatori morbosi si fermano a guardare.

Testo e foto di Francesco Fortunato