Solo poco meno di due anni fa, dalla curva dell’Inter sparivano gli storici strisciconi Ultras, Boys San e Irriducibili per far spazio alla sigla unica CURVA NORD MILANO 1969. Scelta che a posteriori è diventata persino un caso di cronaca con il coinvolgimento della magistratura, ma è su questo che vorrei soffermarmi visto che gli interessati hanno già detto la loro con un comunicato e a prescindere da questo, alla fine ognuno ha la propria idea sulle cose. In tal senso, invece, a catturare subito la mia attenzione oggi, accedendo all’Arena Civica Gianni Brera di Milano, è lo striscione CURVA INTER WOMEN, che richiama chiaramente l’appena citato omologo della squadra maschile, tanto per stile quanto per idea. Al di là di questo però, pare abbastanza evidente quanto le due realtà siano scollegate fra loro e la citazione allude più che altro all’intento unitario e al coinvolgimento del popolo nerazzurro tutto, senza distinzioni di sorta.

Venendo alla gara odierna, c’è da segnalare anche la presenza di una delegazione di tifosi laziali. Si potrebbe pensare che siano tifosi già presenti a Milano in attesa della sfida della Lazio alle 18.00 a Monza, ma in realtà sono evidentemente mossi da un interesse specifico per questa gara, dato che si riconoscono dietro allo striscione ULTRAS LAZIO WOMEN.

All’ingresso delle squadre in campo viene esposto uno striscione nerazzurro che recita: “TECNICA, CUORE, RISPETTO, MILANO X SEMPRE CASA TUA” dedicato a Sara Cetinja, portiere della Lazio ma che lo scorso anno ha difeso i pali dell’Inter.

La gara inizia col coro “Forza Lazio alè”, intonato però dalla curva interista, a riprova del fatto che il gemellaggio coi biancocelesti degli omologhi maschili, è così parte dell’immaginario collettivo da travalicare anche nel campionato e nel tifo femminile. Nei minuti a seguire vengono poi intonati anche cori di sfottò verso Roma e Milan ed anche, curiosamente, cori pro diffidati. Se due indizi fanno una prova, il tutto fa pensare non solo ad una commistione, ma anche ad una frequentazione da parte dei presenti, di entrambi gli ambienti, cosa insolita rispetto ad altre gare di calcio femminile a cui ho assistito.

Per quanto riguarda i laziali, si limitano a sventolare una bandierone che riporta la scritta “VIA CALPURNIO FIAMMA LAZIO” e a qualche coro sporadico. Ad impreziosire maggiormente questa contesa, infine, è senza dubbio la particolarità di giocare in pieno centro a Milano, praticamente all’interno di Parco Sempione, in un impianto storico che ha più di 200 anni ed ha visto passare tante squadre, Milan, Inter e persino la Nazionale azzurra. Chiaramente non si tratta di uno stadio che può essere sottoposto ad opere di ammodernamento ma ha comunque un suo fascino e trovo bello che venga ancora oggi sfruttato per competizioni professionistiche.

Testo e foto di Alan Cacciatore