A Castellammare, per la settima giornata del campionato di Serie B, arriva la capolista Pisa, partita così forte al punto da farsi già un vuoto dietro di sé nonostante la stagione sia incominciata da pochissimo. Più altalenante l’avvio dei padroni di casa, reduci dalla netta sconfitta di Modena e attestatisi ad una più modesta mezza classifica, che guardandola dalla prospettiva di una neopromossa sembra sicuramente più un bicchiere mezzo pieno che mezzo vuoto.

Il colpo d’occhio dello stadio “Romeo Menti” è sicuramente distante da quello visto nella gara interna contro il Palermo, la prima del ritorno fra le mura amiche dopo il tanto discusso esordio (teoricamente) casalingo giocatosi in quel di Piacenza. Sono poco più di 4.500 i biglietti staccati quest’oggi, trecento dei quali destinati ai tifosi ospiti. Presenti tutte le pezze più importanti dell’universo ultras pisano dietro le quali si raggruppa un bel gruppo compatto. Bello il colore, i bandieroni sventolano con continuità per tutta la gara ma il tifo canoro, pur sempre presente e costante, non colpisce particolarmente per potenza, forse anche in ragione degli eventi del campo.

La Curva Sud invece, per quanto i numeri come detto siano inferiori alla precedente uscita, offre una prova di gran cuore, facendosi sentire spesso e volentieri, talvolta riuscendo persino a trascinarsi il resto dei settori.

Meno colore rispetto alla gara contro il Palermo, meno bandiere ma la prestazione sciorinata è la stessa, contraddistinta dai tanti battimani e al contrario dei pisani, stimolata in positivo da una Juve Stabia che giganteggia sui nerazzurri di Pippo Inzaghi, regolandoli con una rete per tempo.

Sul rettangolo verde si conclude dunque con una grande vittoria per i padroni di casa, che si rilanciano ai limiti della zona playoff mentre il Pisa riesce ad ammortizzare la caduta sia in virtù del vantaggio dallo Spezia e anche per il pareggio di quest’ultimo grazie al quale, almeno, si piange con un occhio solo.

Da segnalare, infine, qualche coro offensivo fra le due fazioni, partorito più dalla spinta della Sud locale ma che i pisani hanno caldamente rispedito al mittente.

Foto di Salvatore Izzo