Domenica pomeriggio con un sole che invita ad una puntatina verso il mare, tanto che sembra essere più a fine estate che ad inizio novembre. Temperatura molto gradevole e pubblico che non può che essere attratto da un sano pomeriggio di stadio, del resto la squadra amaranto viaggia con il vento in poppa al vertice della classifica, mentre il Ghiviborgo è nei piani alti, ragion per cui la sfida potrebbe essere già un crocevia importante.

La Livorno sportiva risponde bene, i numeri sono quelli che vanno oltre le aspettative: la curva resta il settore più popoloso, qualche vuoto continua ad esserci in gradinata, settore che tradizionalmente vede un buon numero di spettatori, ma evidentemente la serie D ha allontanato chi ormai si era abituato a palcoscenici più nobili. Nulla di nuovo sotto il sole, il fenomeno di seguire la squadra solamente in certe occasioni ed in talune categorie lo si registra un po’ a tutte le latitudini ed è anche una prassi tutto sommato condivisibile: a meno che tu non sia un ultras duro e puro, alcuni spettacoli in categorie dilettantistiche non possono trovare il gradimento di talune persone.

Da menzionare comunque che in gradinata trova posto il solito manipolo di ultras che magari non sostiene la squadra in maniera ossessiva, ma si fa notare in questo pomeriggio per uno striscione che rievoca i fatti accaduti nella trasferta di Siena, quando qualche incidente fuori del settore contro le forze dell’ordine ha causato il solito strascico di conseguenze legali. In questo caso un paio di arresti sono stati la risposta al comportamento un po’ sopra le righe della tifoseria amaranto.

Curva Nord che sfodera una prestazione estremamente positiva, i cori coinvolgono gran parte dei presenti e vengono ripresi e rilanciati in maniera puntuale e veemente. La continuità è il fiore all’occhiello di una curva che spinge sull’acceleratore in alcuni fasi dell’incontro ma anche quando il risultato è a sfavore, continua a farsi sentire e non viene condizionata da ciò che succede sul rettangolo verde. A tal proposito il Livorno passa sì in svantaggio, ma riesce a rimontare per poi essere piegato dall’avversario. Malgrado il risultato non propriamente positivo, dunque, non è mai venuta meno la prestazione e su questo punto, la curva sembra avere le idee chiare, applaudendo comunque la squadra al termine dell’incontro.

Non sono mancati un paio di striscioni per esprimere un pensiero sull’attualità, il primo per mostrare vicinanza alla città di Valencia dopo il terribile disastro naturale che l’ha colpita, e che ricorda, anche se sfortunatamente in maniera più tragica, ciò che successe a Livorno nel 2017; il secondo rimarca la solidarietà della Curva Nord al popolo palestinese, un pensiero che ormai viene continuamente sottolineato dato il drammatico perpetuarsi del conflitto. Del resto anche in passato la tifoseria livornese non ha mai nascosto da che parte stava, ora con l’acutizzarsi degli eventi, la linea di pensiero sembra ancora più chiara e definita: lo striscione esposto ed alcuni cori in materia, spazzano il campo da ogni eventuale altro dubbio.

Finale di gara che vede il Ghiviborgo fare festa per un successo su un campo di una nobile decaduta, i giocatori ospiti celebrano la vittoria con qualche decina di persone presenti in tribuna, arrivate a Livorno per seguire la partita. Per loro un pomeriggio con i fiocchi.

Valerio Poli