Dopo aver appreso per l’ennesima volta, all’ultimo minuto, dell’inagibilità dello stadio Briamasco, per la terza partita casalinga consecutiva, troviamo inaccettabile piegarsi ancora a questo ridicolo teatrino di vane promesse.
Dalla prima ipotesi data quasi per certa dalla società AC Trento, nel pieno della campagna abbonamenti, di giocare la prima partita contro il Lecco allo stadio Briamasco in data 1 settembre, alla seconda in cui, “causa maltempo” non si è riusciti a terminare i lavori nemmeno in vista della gara contro l’Arzignano.
Arrivando poi alla più eclatante dichiarazione, con tanto di comunicato ufficiale pubblicato a metà settimana, che garantiva e ufficializzava la gara presso il nostro stadio con l’aggiunta della vendita dei biglietti che sembrava concludere questa soap opera deprimente. E invece no!
L’ennesima sorpresa arriva a meno di 48 ore dall’incontro tramite un comunicato firmato Asis.
Trento-Caldiero si giocherà a Padova.
La totale disorganizzazione, le continue prese per il culo che hanno portato all’ennesima mancanza di rispetto della società e dell’ente comunale sopra citato, nei confronti della città e dei trentini, ci porta a prendere l’irrevocabile decisione di non seguire la squadra in quel di Padova. Con l’auspicio che questa incresciosa situazione si risolva al più presto.
La Nuova Guardia e l’intera Curva Mair si è rotta i coglioni di tutta questa situazione gestita nella peggior sfaccettatura del dilettantismo organizzativo e relazionale.

UN ALTRO PASSO È STATO FATTO PER UCCIDERE LA PASSIONE.
ASIS E SOCIETÀ UNICI COLPEVOLI!