Dopo un’altra stagione e un altro assalto andato a vuoto, la Nocerina si ripresenta ai nastri di partenza della Serie D con l’ambizione di risalire la china verso quella C che manca ormai da dieci anni ai piedi dei Monti Lattari.

L’esordio in campionato avviene in un “San Francesco” in grande spolvero, come se queste stagioni di delusioni e sogni rinviati non avessero minimamente scalfito la fede e la passione della tifoseria molossa. Sono circa tremila gli spettatori presenti e l’atmosfera per questo match contro il neopromosso Ugento, sembra comunque quella di una grande sfida. La scena è inevitabilmente monopolizzata dai tifosi della Nocerina che offrono il solito repertorio di cori potenti, battimani folti e ben coordinati, pirotecnica e tante bandiere a conferire un tocco di colore.

Non possiamo dimenticare nemmeno l’impegno degli otto tifosi ospiti, giunti dall’angolo estremo del tacco d’Italia che si sobbarcano una trasferta comunque importante di oltre cinque ore (oltre le cinque di ritorno, ovviamente). Dopo la storica promozione conquistata ai playoff contro il più blasonato Bisceglie, il manipolo di tifosi giallorossi, raccolti dietro lo striscione Ultras Ugento, onorano al meglio questa loro prima presenza assoluta in Serie D.

Un po’ meno felice è l’esordio della loro squadra, che quasi sul filo di lana si vede superare da un eurogoal di D’Agostino per i padroni di casa, che si riscatta così del rigore precedentemente sbagliato. È stata però una partita intensa, affrontata a testa alta da tutte le componenti in campo e che può regalare soddisfazioni a tutti, se sapranno confermarsi sul lungo periodo. Diversi gli obiettivi di Nocerina e Ugento ma con questo piglio nulla può considerarsi precluso. Per entrambe.

Antonio D’Acunzi