La terza giornata d’andata del girone F del campionato di Serie D vede il centro abitato di Notaresco, in provincia di Teramo, trasformarsi nel palcoscenico di una sfida attesissima: Notaresco contro Sambenedettese. Situato a 267 metri sul livello del mare e con soli 6.600 abitanti, questo borgo si adagia su una collina che offre una vista spettacolare tra il mare e l’Appennino, nella suggestiva Valle del Vomano. Questo territorio, ricco di storia e bellezze naturali, prende il nome dal fiume che nasce dal Monte San Franco, nel Gran Sasso, e sfocia nell’Adriatico.
La tradizione calcistica di questa valle non si limita ai padroni di casa. Infatti, seguendo un percorso dai monti al mare, troviamo storiche compagini come il Montorio, il Castelnuovo e due formazioni che hanno calcato i campi della C2: il Morro d’Oro e la Rosetana. La storia del Notaresco affonda le radici nel 1924. Dopo la scomparsa della squadra nel 2018, il San Nicolò, proveniente da un’altra località del Teramano, trasferì la sua sede qui, portando con sé l’opportunità di competere in quarta Serie. Dopo sei stagioni sotto la denominazione S.N. Notaresco, alla vigilia del campionato attuale, la squadra ha ufficialmente cambiato nome in Notaresco 1924, eliminando il riferimento al San Nicolò.
Lo stadio Savini, con la sua singola gradinata da circa 1.000 posti, accoglie una bella cornice di pubblico per questo incontro tanto atteso. Gli ultras del Notaresco si compattano dietro le pezze dei gruppi Solite Facce 64024, con molti giovani volti, e Vecchie Abitudini 1989, una compagine che, come intuisco da alcune t-shirt, sembra raccogliere membri della storica Fossa Lotariana 1989. Questi ragazzi, che vedo per la prima volta, mi lasciano un’ottima impressione: sostengono la squadra per tutta la durata del match e fanno sentire la loro presenza con cori e bandieroni sempre sventolanti, offrendo un tifo davvero apprezzabile per una realtà di queste dimensioni.
Dall’altra parte, i tifosi sambenedettesi, noti per la loro tradizione di attaccamento e passione, riempiono il settore ospiti. Al centro si trovano i gruppi Bandaraia e Futili Motivi, mentre ai lati ci sono Vecchia Onda e i vari club. Nonostante manchino dalla Serie B da ben 34 anni, i tifosi marchigiani riescono sempre a stupirmi per i numeri e la passione che riescono a mantenere alta nel tempo. Anche oggi, offrono uno spettacolo notevole con pezze fatte a mano, bandierine che sventolano in ogni angolo e cori che non smettono mai di rimbombare.
Sul campo, il Notaresco sorprende spettatori e addetti ai lavori prendendo in mano il gioco e mettendo in difficoltà una Sambenedettese considerata forte e accreditata alla vittoria finale. Tuttavia, proprio nei minuti di recupero, gli ospiti trovano il pareggio grazie a un calcio di rigore, strappando così un punto con grande fatica e sudore.
Testo di Andrea Calabrese
Foto di Andrea Calabrese e di EB