Cavese 1919: Dopo l’amarissimo epilogo del torneo di Serie D 2022-23 che aveva visto la Cavese, raggiunta sul filo di lana dal Brindisi, perdere lo spareggio promozione, quest’anno il club campano è finalmente riuscito a centrare quel salto di categoria sfuggito negli ultimi campionati.

È stata una marcia trionfale, dall’inizio alla fine, quella degli aquilotti, che han sempre tenuto a distanza e rintuzzato eventuali “assalti” d’altre pretendenti alla vittoria finale, giunta con largo anticipo e al termine d’un torneo dominato in lungo e largo.

Un ritorno in Serie C che premia, oltre alla solidità societaria del sodalizio di Cava de’ Tirreni, anche e soprattutto un pubblico strepitoso di cui spesso abbiam parlato in questa rubrica e su questa testata, con tifocronache e immagini che parlano da sole, rendendo giustizia a un popolo sportivo – contestualizzando grandezza della città, bacino d’utenza e categoria – tra i migliori d’Italia.

Sarà l’ennesima occasione per vedere all’opera la tifoseria di fede blufoncé che finalmente torna a misurarsi con compagini e relative side più consone a una piazza paradigmatica del supporto da stadio in termini d’entusiasmo e partecipazione. Un’attitudine smaccatamente ultras quella cavese, forgiatasi negli Anni ’70 e ’80, che fa della Curva Sud del Simonetta Lamberti una delle gradinate più affascinanti e iconiche del tifo italiano, apprezzata e riconosciuta da tutti, amici e non.

Atalanta Bergamasca Calcio: Una parabola luminosa e sensazionale quella della Dea, da anni assurta a “grande” del Calcio italiano, capace di giocarsela alla pari con tutti, potendo contare su una tifoseria numerosa e granitica, con nulla da invidiare a piazze più grandi e metropolitane.

Culmine di tale parabola, ovviamente, è stata la finale di Europa League disputata a Dublino circa due mesi fa, che ha visto i nerazzurri bergamaschi alzare al cielo il secondo trofeo continentale per club in ordine d’importanza.

Una finale epica, vinta contro ogni pronostico e a danno d’una compagine, il Bayer Leverkusen, che vantava, oltre alla vittoria della Bundesliga, un lungo record d’imbattibilità; e che dunque s’era presentata all’importante appuntamento irlandese con una certa “sicurezza”… L’epilogo, come noto, è stato ben diverso e il club tedesco s’è dovuto inchinare alla supremazia tattica d’un’Atalanta che, quella sera più che mai, era in stato di grazia e ha disputato la gara perfetta, scrivendo la storia.

Europa League che rappresenta il giusto premio per una tifoseria tra le più sanguigne del panorama tricolore (e non solo), cresciuta – in termini numerici – in maniera esponenziale, tanto da necessitare un ammodernamento e ampliamento del vecchio stadio Atleti Azzurri d’Italia.

Un riconoscimento che la sorte – elemento imprescindibile nel football quanto nella vita – ha voluto tributare a una piazza che ha seguìto, senza infiacchirsi, il proprio undici anche negli anni più bui, riuscendo finalmente a concretizzare, anche a livello puramente “materiale”, tanti tornei in cui il club orobico faceva molto bene, senza tuttavia riuscire a rendere “tangibile” tanta e tale bontà; vedasi le due recenti finali di Coppa Italia perse (l’ultima soltanto una settimana prima di quella vittoriosa di Dublino).

Calcio Padova 1910: Un club sfortunato quello veneto che, da cinque anni, prova costantemente a vincere il proprio raggruppamento di Serie C per tornare in cadetteria, senza riuscirvi, a dispetto di ottimi campionati; in tre occasioni i biancoscudati hanno centrato la piazza d’onore che rappresenta il miglior viatico in chiave play-off, tuttavia sempre persi.

A una grossa “fame” di tornare nel Grande Calcio – per un club che vanta 16 partecipazioni alla Serie A e 38 in B – la tifoseria patavina unisce la battaglia per avere maggior rispetto e chiarezza da parte dei vertici societari. Senza dimenticare la questione stadio Euganeo, tra i peggiori esempi italiani di malagestione e approssimazione politica legate allo sport, con una curva in costruzione, a lungo attesa, i cui lavori furono bloccati dalla locale procura per i soliti e incomprensibili pasticci burocratici.

Proprio negli ultimi scampoli di stagione le frange ultras del sostegno padovano hanno rilasciato un importante comunicato per chiedere alla società, senza mezzi termini, un deciso cambio di rotta che riporti il football cittadino, e quel che vi gravita intorno, ai livelli che la tifoseria merita. Invitando al contempo tutti gli sportivi a non sottoscrivere l’abbonamento per la prossima stagione, seguendo altresì in massa nelle gare in trasferta.

Nella grafica in oggetto ho immaginato una casacca di gioco ispirandomi a quella reale che, col suo bianco, m’ha sempre affascinato, soprattutto nelle varianti “gessate”. Una piccola curiosità che sicuramente non sfuggirà ai più attenti: il logo sociale, apposto sul petto, non è quello attualmente in uso ma uno di quelli precedenti. Stemma che conserva intatto tutto il proprio fascino vedendo, oltre l’immancabile scudo crociato, la presenza stilizzata d’uno dei più importanti simboli artistici di Padova: il monumento equestre del Gattamelata.

AC Milan: Club calcistico tra i più importanti d’Italia e d’Europa, che non abbisogna di presentazioni. Anche uno dei più tifati, al nord come al sud, con Milan Club e sigle che seguono i diavoli meneghini anche a migliaia di chilometri dal capoluogo lombardo.

Certo, un Milan lontano parente di quelle squadre guidate da Sacchi e Capello che seppero imporre una supremazia netta, di risultati e gioco, ascrivendo i colori rossoneri nel novero delle grandi del football continentale e mondiale.

Era un altro Calcio, un’altra epoca, per certi versi irripetibile. Non per fare dell’inutile e stucchevole nostalgismo, però quello del Milan di cui sopra pareva proprio un altro sport. Oggi tutto s’è irrimediabilmente involgarito e anche i grossi club faticano a trovare un’identità com’era stato fino a qualche decennio orsono, stritolati tra calciatori e procuratori solipsisti, plusvalenze fittizie e ogni cosa possa svilire quel poco di “poesia” e autenticità rimaste nel mondo pedatorio.

A più marcata attitudine identitaria restano gli ultras, ultimi e forse unici depositari dei valori più genuini e primigeni che dovrebbero essere la vera essenza del Calcio. Va da sé che anche il supporto da stadio persista tra mille contraddizioni, perennemente minacciato da repressione e omologazione, e faccia fatica, rispetto al passato, a imporre “modelli comportamentali” unici e condivisi da tutti i suoi adepti, in un’epoca di dilagante egoismo e protagonismo ove l’io, spesso e volentieri, è preferito al noi.

Treviso Foot-Ball Club: Una delle piazze storiche della provincia italiana, caduta in “disgrazia” e che oggi s’arrabatta – aspettando di tornare grande – in campionati di quarta serie. Il Treviso FBC vanta, oltre alla storica Serie A del 2005-06, sedici partecipazioni al torneo cadetto e tanta Serie C.

Personalmente ho sempre nutrito profonda simpatia per le casacche biancocelesti, in particolare per la tifoseria che le supporta. Negli Anni ’90 la Curva Sud Fabio Di Maio, pur nella sua modestia numerica nel raffronto con altre piazze, s’attestò tra le side più peculiari e affascinanti dell’intero Norditalia.

Quel, come si diceva allora, tifo all’inglese – “importato” dalla vicina Verona – rese la frangia ultras trevigiana una delle più iconiche e attive dell’epoca. Sfrontati, sciovinisti, politicamente scorretti, gli ultras di Treviso – dai detrattori accusati d’esser soltanto un’imitazione in scala ridotta dei veronesi – fecero molto parlare di sé, con azioni temerarie e gesti plateali che gli tirarono dietro le invettive dei soliti moralizzatori; oltre ovviamente alla mannaia repressiva, mai tanto zelante e solerte come lo è a danno del tifo organizzato.

Quegli anni sono lontani e – oltre a un Treviso, come detto, relegato in categorie indegne della propria tradizione – con essi anche il mondo del tifo è cambiato e per forza di cose i gradoni d’uno stadio non esercitano più quell’attrazione capace di coinvolgere tanti ragazzi, distratti da altri “interessi”. Però Treviso mantiene quella sua aura di particolarità, con un sostegno molto coeso e british, per una comunità sportiva che continua ad apparire “diversa” dal restante contesto.

Venendo alla grafica: ho utilizzato un blu squillante su cui campeggia, in bianco, la ragione sociale completa del club veneto. La particolarità, anacronistica, della parola “foot-ball”, scritta col trattino, in luogo di “football” non è errore, ma il semplice riproporre il nome storico del sodalizio biancoceleste.

Ai tempi della fondazione, correva l’anno 1909, non si possedevano le conoscenze linguistiche e non s’era smaliziati come oggi nel padroneggiare parole inglesi, pur semplici, che se per “noi” sono d’uso comune, non lo erano altrettanto per i nostri avi. Per cui era normale che “football club” diventasse “foot-ball club” (talvolta scritto anche “foot ball club”, senza trattino), e l’acronimo “FC”, pur significando la medesima cosa, fosse reso “FBC”.

Fovea Army: Piazza storica del Calcio meridionale, Foggia vanta una grossa tradizione sia a livello puramente agonistico che ultras. Tifoseria, quella rossonera, che affonda le radici negli Anni ’70 e che ha sempre reso lo Zaccheria uno stadio ostico per chiunque, forte d’un ambiente molto “caldo” – caratteristica che un po’ accomuna tutto il Suditalia – ove non è facile per nessuno, in special modo per i “nemici”.

Dopo aver salutato la Serie B nella stagione 2018-19 per ripartire, dopo la mancata iscrizione al campionato di spettanza, dalla D, attualmente il club è in terza serie, categoria che ogni anno vede, ai nastri di partenza, i dauni rientrare nello lotto delle pretendenti alla promozione finale anche se poi la realtà si rivela di tutt’altro colore.

Al contrario il tifo foggiano non delude mai: focoso e numeroso, dando lustro alla propria fama, conosciuta e rispettata a ogni latitudine. Un supporto, quello per i satanelli, in “stereofonia”, potendo contare su due curve, la vecchia Sud (culla del tifo rossonero) e la più “moderna” Nord; per quanto anche quest’ultima possa considerarsi una consolidata realtà, popolando quei gradoni ormai da svariati anni.

La grafica proposta per omaggiare il tifo di questa splendida realtà di Puglia ha un’impostazione in stile casual, strizzando l’occhio, nella composizione e nella disposizione dei colori, al materiale della Curva Nord.

Per quanto riguarda la nomenclatura ho optato per due parole idealmente non amalgamabili – l’una di lingua latina, l’altra inglese – ma che messe assieme suonano bene. Ispirandomi a una coreografia di qualche anno fa della Curva Sud, per meglio evocare storicità e identità della città, in luogo del classico toponimo italiano ho inserito quello di “Fovea”, ovvero il termine con cui gli antichi romani identificavano l’attuale Foggia.

Luca “Baffo” Gigli

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LE PUNTATE PRECEDENTI
One Step Beyond #1: Terni, Caserta, Samb, Lamezia, Milan, Parma, Lazio, Udine;
One Step Beyond #2: Palermo, Udine, Catania, Fiorentina, Pescara;
One Step Beyond #3: Verona, Roma, Milan, Inter;
One Step Beyond #4: Brescia, Napoli, Lazio, Palermo;
One Step Beyond #5: Livorno, Lazio, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #6: Lazio, Savona, Cavese, Manfredonia;
One Step Beyond #7: Crotone, Pescara, Catania, Napoli.
One Step Beyond #8: Roma, Lazio, Palermo, Milan;
One Step Beyond #9: Spezia, Arezzo, Virtus Roma, Nocera, Cavese;
One Step Beyond #10: Lazio, Genoa, Napoli, Roma, Palermo.
One Step Beyond #11: Viterbo, Torino, Savona, Napoli;
One Step Beyond #12: Torino, Castel di Sangro, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #13: Hertha BSC, Ancona, Napoli, Roma, Samp;
One Step Beyond #14: Inter, Alessandria, Samb, Roma.
One Step Beyond #15: Lecce, Bari, Cavese, Genoa;
One Step Beyond #16: Campobasso, Napoli, Lazio, Carpi;
One Step Beyond #17: Juve Stabia, Palermo, Perugia, Livorno, Cagliari;
One Step Beyond #18: Taranto, Avellino, Lucca, Cavese;
One Step Beyond #19: Cosenza, Catanzaro, Atalanta, Samp;
One Step Beyond #20: Salerno, Ideale Bari, Campobasso, Napoli;
One Step Beyond #21: Civitanova, Frosinone, Padova, Roma, Lazio;
One Step Beyond #22: Isernia, Padova, Genoa, Como;
One Step Beyond #23: Lazio, VeneziaMestre, Napoli, Gallipoli, Manfredonia;
One Step Beyond #24: Napoli, Vicenza, Milan, Inter, Fiorentina;
One Step Beyond #25: Isernia, Venezia Mestre, Inter, Manchester City;
One Step Beyond #26: Palermo, Paganese, Cavese, Novara, Nocerina, Newcastle;
One Step Beyond #27: Ideale Bari, Isernia, Matera, Manfredonia;
One Step Beyond #28: Lazio, Livorno, Ascoli, Pescara;
One Step Beyond #29: Verona, Lucchese, Napoli, Cavese, Lazio;
One Step Beyond #30: Crotone, Foggia, Genoa, Salernitana, Cagliari;
One Step Beyond #31: Fermana, Roma, Lazio, Terracina, Fiorentina;
One Step Beyond #32: Roma, Modena, Foggia, Campobasso, Inter;
One Step Beyond #33: Nocera, Cavese, Verona, Bari, Lazio;
One Step Beyond #34: Lodigiani, Benevento, Samb, Milan, Napoli;
One Step Beyond #35: Roma, Vicenza, Cosenza, Castel di Sangro, Cremonese;
One Step Beyond #36: Isernia, Lazio, Roma, Torino;
One Step Beyond #37: Cavese, Palermo, Catania, Lazio, Atalanta, Arezzo;
One Step Beyond #38: Verona, Piacenza, Genoa, Sampdoria, Campobasso, Nocerina, Vis Pesaro;
One Step Beyond #39: Cesena, Verona, Aberdeen FC, Udinese, Pisa, L’Aquila;
One Step Beyond #40: Spezia, Livorno, Chieti, Lazio, Avellino, Inter;
One Step Beyond #41: Teramo, Giulianova, Monza, Roma, Potenza, Napoli;
One Step Beyond #42: Lazio, Taranto, Bologna, Terracina, Monopoli;
One Step Beyond #43: Bari, Roma, Ascoli, Reggina, Trani;
One Step Beyond #44: Arezzo, Milan, Manfredonia, Campobasso;
One Step Beyond #45: Latina, Casarano, Frosinone, Isernia, Spal;
One Step Beyond #46: Sciacca, Ideale Bari, Torre del Greco, Brescia, Inter;
One Step Beyond #47: Lecce, Messina, Cosenza, Casertana, Napoli, Genoa;
One Step Beyond #48: Taranto, Lazio, Bari, Isernia, Pescara, Roma;
One Step Beyond #49: Milan, Sciacca, Napoli, Triestina, Livorno, Lazio;
One Step Beyond #50: Napoli, Fiorentina, Pescara, Salernitana, Torino, VeneziaMestre;
One Step Beyond #51: Crotone, Trapani, Vicenza, Catania, Palermo, Inter;
One Step Beyond #52: Lazio, Roma, Alessandria, Cavese, Verona;
One Step Beyond #53: Salernitana, Lazio, Genoa, Spezia, Napoli, Empoli;
One Step Beyond #54: Atalanta, Roma, Taranto, Torino, Nocerina, Trani;
One Step Beyond #55: Andria, Paganese, Barletta, Avezzano, Catanzaro, Marsiglia;
One Step Beyond #56: Juve Stabia, Napoli, Avellino, Roma, Catania, Lazio;
One Step Beyond #57: Verona, Milan, Matera, Fiorentina, Siracusa, Isernia;
One Step Beyond #58: Ternana, Fiorentina, Pistoiese, Bari, Taranto;
One Step Beyond #59: Cavese, Pescara, Palermo, Arezzo, Campobasso;
One Step Beyond #60: Torino, Modena, Napoli, Atalanta. Brescia;
One Step Beyond #61: Genoa, Sampdoria, Crotone, Fiorentina, Cosenza;
One Step Beyond #62: Como, Ragusa, VeneziaMestre, Lucchese, Isernia, Varese;
One Step Beyond #63: Taranto, Terracina, Verona, Manfredonia, Roma, Matera;
One Step Beyond #64: Bari, Foggia, Spezia, Atalanta, Castel di Sangro, Perugia;
One Step Beyond #65: Sciacca, Isernia, Triestina, Brindisi, Campobasso, Akragas;
One Step Beyond #66: Cavese, Verona, Roma, Lazio, Treviso;
One Step Beyond #67: Nocera, Napoli, Genoa, Inter, Livorno, Torino;
One Step Beyond #68: Reggiana, Arezzo, Ascoli, Fiorentina, Roma, Lazio;
One Step Beyond #69: Salernitana, Cagliari, Frosinone, Verona, Catania;
One Step Beyond #70: Sulmona, Ancona, Palermo, Isernia, Napoli, Casertana;
One Step Beyond #71: Casarano, Isernia, Napoli, Potenza;
One Step Beyond #72: Torino, Francavilla, Isernia, Giulianova, Teramo, Cavese;
One Step Beyond #73: Monza, Cavese, Lazio, Roma, Licata, Sulmona;
One Step Beyond #74: Roma, Manfredonia, Isernia, Lazio, Pescara, Benevento;
One Step Beyond #75: puntata speciale cover e immagini plasticate;
One Step Beyond #76: Napoli, Verona, Fiorentina, Sciacca, Cavese;
One Step Beyond #77: Lazio, Sciacca, Isernia, Verona, Milan, Chieti;
One Step Beyond #78: Roma, Isernia, Lazio, Triestina;
One Step Beyond #79: Udinese, Perugia, Lazio, Inter, Isernia;
One Step Beyond #80: Cavese, Catania, Roma, Terracina, Isernia, Lazio;
One Step Beyond #81: Manfredonia, Salernitana, Inter, Catanzaro, Lodigiani, Livorno;
One Step Beyond #82: Paganese, Alessandria, Sora, Sciacca, Verona;
One Step Beyond #83: Sampdoria, Empoli, Isernia, Catania, Fiorentina, Treviso;
One Step Beyond #84: Campobasso, Palermo, Napoli, Pescara, Matera, Giugliano;
One Step Beyond #85: Casarano, Roma, Lazio, Taranto, Savoia;
One Step Beyond #86: Roma, Trani, Perugia, VeneziaMestre, Isernia, Napoli;
One Step Beyond #87: Verona, Catania, Isernia, Livorno, Vicenza;
One Step Beyond #88: Palermo, Modena, Milan, Roma, Napoli, Isernia;
One Step Beyond #89: Fiorentina, Torino, Lazio, Roma, Cavese;
One Step Beyond #90: Manfredonia, Genoa, Angri, Salernitana, Verona, Frosinone;
One Step Beyond #91: Isernia, Napoli, Torres, Lazio, Matera;
One Step Beyond #92: Palermo, Varese, Inter, Avellino, Udinese, Bologna;
One Step Beyond #93: Sciacca, Napoli, Lazio, Nocerina, Matera, Catania;
One Step Beyond #94: Salernitana, Napoli, Livorno, Verona, Palermo, Bari;
One Step Beyond #95: Bari, Lazio, Ideale Bari, Latina, Casarano, Milan;
One Step Beyond #96: Roma, Matera, Messina, Napoli;
One Step Beyond #97: Lazio, Modena, Sulmona, Cavese, Isernia, Fiorentina;
One Step Beyond #98: Catanzaro, Juventus, Lazio, Pescara, Spezia;
One Step Beyond #99: Taranto, Savona, Manfredonia, Triestina, L’Aquila, Lodigiani;
One Step Beyond #100: VeneziaMestre, Verona, Milan, Nocera, Palermo, Tarquinia;
One Step Beyond #101: Cavese, Palermo, Napoli, Roma, Pescara, Verona;
One Step Beyond #102: Latina, Torino, Udinese, VeneziaMestre, Piacenza, Sora;
One Step Beyond #103: Bari, Lecce, Avellino, Catania, Lazio;
One Step Beyond #104: Ideale Bari, Palermo, Roma, Verona, Giulianova, Isernia;