One Step Beyond #94: Salernitana, Napoli, Livorno, Verona, Palermo, Bari

Ultras Salerno: L’ippocampo stilizzato rappresenta uno dei loghi più iconici del Calcio italiano. Ideato oltre trent’anni fa dal grafico texano Jack Lever, ne è stato fatto largo uso, tanto dal club campano per il proprio merchandising quanto dai tifosi granata che l’hanno riprodotto, un po’ in tutte le salse, sul materiale tifologico.

La grafica in questione – proposta anche in variante cover – è tutta giocata su due colori (un acceso granata unito a un bianco panna) e, nelle fattezze, ricorda un badge o una card.

Napoli Campione d’Italia: Conoscendo la scaramanzia dei napoletani: mai mi sarei sognato di proporre una grafica come quella in oggetto. Ma da quando, forte dell’incolmabile gap di classifica rifilato agli avversari dal club azzurro, la capitale del Mezzogiorno s’è vestita a festa tappezzandosi coi colori sociali mescolati all’italico tricolore: mi sono lasciato prendere la mano unendomi ai festeggiamenti d’una città e un popolo sportivo che ho sempre ammirato e rispettato.

Questa grafica, dai toni popolari e trionfalistici, è dedicata, più che al panorama ultras partenopeo, all’intera Napoli calcistica in tutte le sue declinazioni. Oltre al noto simbolo della “enne” cerchiata in blu e azzurro non poteva mancare l’eterno ciuccio, universale rappresentante, a livello ludo-immaginifico, di squadra e tifosi.

US Livorno 1915: Altro club che ammiro da sempre per la passionalità del suo pubblico e il forte richiamo iconico di colori e simboli.

Staccandomi dal già fatto e già visto: ho voluto creare qualcosa di nuovo (potrebbe essere uno striscione, un adesivo o anche un murales) in cui, mettendo per una volta da parte i soliti simboli e cliché, fosse centrale la scritta indicativa di città/squadra e l’estensione a piene lettere di acronimo sociale e anno fondativo.

Hellas Verona: Proseguendo sulla falsariga “sperimentale” di questa puntata di One Step Beyond, ho immaginato per l’Hellas un logo che fosse completamente diverso da quanto realizzato in passato.

Al pari del discorso fatto a proposito dello stemma salernitano, anche quello veronese – fortemente voluto dall’allora presidente Chiampan che s’avvalse, in fase creativa, del suo team grafico-pubblicitario della Canon Italia – è uno dei più riusciti del nostro football e a distanza di decenni continua a esser riproposto non avendo perso un grammo del proprio fascino.

Palermo FC: Relativamente da poco, il club rosanero – che sta tornando ai livelli calcistici che gli competono – ha adottato un nuovo logo sociale molto accattivante. Lo stemma è frutto della collaborazione tra il grafico Danilo Li Muli e Lorenzo Barbera, figlio di Ferruccio (già ideatore del precedente “Città di Palermo” che vedeva l’aquila dorata cinta da uno scudo) e nipote del compianto presidentissimo Renzo cui è intitolato lo stadio comunale.

Trovo questa nuova icona, rappresentativa del sodalizio siculo, davvero ottima nel ricordare da vicino gli stemmi semplici e perfetti dei migliori Anni ’80 quando, anche livello grafico, c’era più freschezza e voglia di stupire ed evocare, attraverso poche linee, tutt’un mondo.

Ponendo la nuova immagine al centro della scena e dandole unicamente una colorazione rosa che spezzasse nettamente col fondo nero: ho immaginato questa grafica come bandierina o drappo.

Bari – Vecchia Stella del Sud: Per la prima volta mi sono cimentato nella creazione d’una casacca di gioco, impostando il tutto su livelli d’estrema semplicità e linearità.

Ho voluto così, in modo molto easy e giocoso, rappresentare una delle maglie a mio avviso più belle (nella propria sobrietà) del Calcio italiano Anni ’80/’90, prendendomi più di qualche “licenza artistica” andando nella direzione d’una rievocazione “mentale” più che reale.

La frase soggiacente il galletto obliquo (una delle genialate uscite, negli eighty, dalla “matita” di Pietro Gratton, lo stesso grafico del lupetto romanista, del delfino pescarese e della testa d’aquila palermitana) e nomenclatura di squadra/città: è una delle espressioni con cui viene appellato il club pugliese dai suoi tifosi.

Luca “Baffo” Gigli.

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