Prima volta per il sottoscritto in quel del “Mariani-Pavone” di Pineto, piccolo impianto di circa 1.500 posti, ma funzionale e sufficiente per ospitare le gare della compagine locale, grazie anche al capiente settore ospiti di circa 500 posti.

Per questo posticipo del lunedì, i presenti sono circa un migliaio, che godranno di una serata piacevole, visti i quasi venti gradi percepiti al momento dell’ingresso delle squadre in campo. Mi ritrovo per la prima volta al cospetto della tifoseria pinetese, chiaramente i numeri al seguito della locale compagine biancazzurra non sono quelli delle piazze abruzzesi più blasonate, ma nel loro piccolo, questa sera offrono una prestazione sicuramente degna e passionale. Dietro gli striscioni dei gruppi Pinetesi e Vecchia Guardia Pineto si raggruppa il grosso del loro tifo, coordinato grazie all’utilizzo di un tamburo e colorato dallo sventolio di due bandieroni.

Nel primo tempo si fanno notare per il doveroso omaggio sia ai tre ragazzi di Foggia scomparsi di ritorno da Potenza, che anche a Michael, ultras di Chieti scomparso pochi giorni fa anche lui purtroppo in un incidente stradale; entrambi gli striscioni sono stati ovviamente sottolineati dall’applauso della tifoseria ospite.

Nel secondo tempo in cui staziono nei loro pressi, al di là del loro numero, apprezzabile il fatto che non smettano mai di tifare, offrendo persino una piccola sciarpata verso la metà della ripresa mentre, dopo la rete subita dalla loro squadra, invitano i propri undici a fare meglio.

Per quanto riguarda invece i tifosi del Campobasso, la loro fame di calcio viene confermata anche questa sera in cui, in soli quaranta minuti di prevendita, bruciano tutti i 500 biglietti a disposizione per questa trasferta in terra abruzzese, col settore ospite gremito dunque in ogni ordine di posto.

I primi cinque minuti dei molisani sono di assoluto silenzio, con la sola esposizione di uno striscione di sostegno verso gli altri due ragazzi di Foggia scampati dall’incidente ma che stanno comunque giocando la loro dura partita in rianimazione, anche quest’ultimo accompagnato dagli scroscianti applausi da parte di tutti i presenti.

Dopo il momento del cordoglio segue quello della rivalsa: se infatti la scorsa gara interna era stata segnata dalla notizia della pretestuosa multa subita dal Campobasso per “comportamento scorretto” dei propri tifosi, la loro risposta odierna si è concretizzata in una bellissima torciata/fumogenata unita allo sventolio dei bandieroni rossoblu lungo tutto il settore, con il sottofondo sonoro di un emblematico: “Lega italiana figli di putt*na!”

Grazie anche alla conformazione del settore ospite, lo sventolio dei bandieroni conferisce un bel colpo d’occhio per tutti i 90 minuti, ma anche la voce degli ultras si sente parecchio, soprattutto nei cori “più gettonati”, cantati anche negli angoli più remoti del loro spicchio di stadio.

Forse l’unica pecca sono le panchine posizionate proprio a ridosso dei gruppi della Curva Nord Michele Scorrano versione trasferta, cosa che ne riduce l’impatto visivo. Ci sono comunque diverse bandierine dei gruppi N.F.O. e Bad Brainz, tenute lungamente in alto, mentre molto bella è la propiziatoria sciarpata vista a inizio secondo tempo che precede la rete del Campobasso e porta all’accensione di qualche altra torcia per festeggiare.

Ottima la costanza dei cori fino al fischio finale, dopo il quale la squadra festeggia con i propri tifosi. Qualche attimo di spavento nel settore per un ragazzo che batte la testa, cadendo dai gradoni e perdendo i sensi. Provvidenziale l’intervento dei sanitari del Campobasso e di Pineto che tranquillizzano tutti, compreso il ragazzo che può riprendere la via di casa coi propri genitori, ricevendo in regalo una maglia dei propri idoli rimasti anche loro a seguire in apprensione gli sviluppi.

Tornato il sereno, va in scena il consueto festeggiamento coordinato tra squadra e tifosi rossoblù per festeggiare questa vittoria esterna che proietta il Campobasso nelle zone nobili della classifica.

Testo e foto di Francesco Passarelli