Non certo la partita della vita per nessuna delle due squadre ed incontro che non offre neppure troppo interesse dal punto di vista ultras. La tifoseria di casa immagino si presenti coi soliti numeri, degli ospiti dubito di una qualsiasi presenza. Pronostici non del tutto rispettati, visto che nel settore dedicato alla tifoseria ospite noto qualche tifoso e, aguzzando un po’ la vista, vedo pure che in balaustra sono attaccate tre pezze, segno che un qualcosa che si possa avvicinare ad una presenza ultras c’è. In realtà, da quanto posso notare, la presenza dei tifosi del Gubbio si restringe ad una ventina di persone sparse nel settore e ad un manipolo di ragazzi che, evidentemente, provengono da fuori regione e perciò possono tranquillamente fare ingresso nel settore ospiti, pur non muniti di tessera del tifoso. I presenti non so se si possano fregiare dell’appellativo di ultras, comunque hanno il merito di cercare di animare un settore altrimenti silente e completamente distaccato dalla partita. La curva di casa, come prevedevo, porta i soliti numeri: un gran bel gruppo a centro settore, qualche vuoto laterale e tanta voglia di sostenere una squadra che, tra alti e bassi, viaggia comunque in zona play off.
Ad inizio partita la Curva Nord espone lo striscione “Carica ragazzi”, in riferimento alla squadra, striscione contornato da un buon numero di bandiere che in questo pomeriggio soleggiato saranno le protagoniste. Anche nel settore ospiti qualche bandiera fa capolino. Il manipolo di ragazzi che si sistema dietro le pezze, prova a fare anche un po’ di tifo: qualche coro per la squadra ed alcuni per la città, poi informano i presenti ed il sottoscritto che le rivalità più sentite sono quelle con il Fano ed il Foligno. Naturalmente il loro tifo non può essere continuo, al massimo un paio di cori e poi c’è un bel periodo di riposo dove solo le bandiere restano alte. Vengono proposti addirittura dei cori a ripetere ma, in definitiva, il numero piuttosto esiguo li penalizza oltremodo. Comunque onore a loro che ci provano ed alla fine sembrano proprio divertirsi, incitano la squadra, chiedono la vittoria e, nonostante il risultato sfavorevole, continuano a sostenere gli undici in campo.
La curva di casa oggi è in ottima forma: cori e colore non mancano assolutamente, davanti non c’è un avversario che può mettere i bastoni tra le ruote ed i cori che vengono lanciati non incontrano ostacoli. Tante bandiere vengono sventolate nel corso della gara e i cori si susseguono con buona lena. Quando la voce cala, viene sostituita da dei bei battimani ritmati dall’uso di un tamburo.
Ad inizio secondo tempo la Curva Nord lascia partire qualche coro contro la repressione e contro le forze dell’ordine: i rapporti tra tifoseria nerazzurra e divise non sono mai stati idilliaci ed in ogni partita questa reciproca antipatia viene sottolineata. Il tifo degli ultras pisani si mantiene su ottimi livelli malgrado la squadra, dopo il vantaggio ottenuto grazie ad un calcio di rigore, non giochi la sua miglior partita. Quando il Gubbio resta in inferiorità numerica, si pensa che il Pisa possa asfaltare un avversario tosto ma poco efficace in avanti, ed invece è la formazione ospite che riesce a portare dei pericoli alla porta avversaria. I tifosi ospiti credono al pareggio, qualche bella azione viene salutata dai cori mentre il pubblico di casa tira un bel sospiro di sollievo per il pericolo scampato. Il triplice fischio del direttore di gara decreta la vittoria del Pisa, ma non si può dire che tale vittoria non sia stata sudata.
Testo e foto di Valerio Poli.