Per la settima giornata del girone C di Serie C, il Crotone ritorna in Basilicata per la seconda volta nel giro di tre giorni. La squadra calabrese aveva già fatto visita poc’anzi al Picerno, rimediandone una pesante sconfitta per 5 reti a 2. Se dunque tanta è la voglia di riscatto degli ospiti, il Potenza non può che sperare di ripetere le stesse gesta dei corregionali soprattutto per riscattare la pesante sconfitta subita con il Trapani.

Gli ultras pitagorici raggiungono Potenza in una cinquantina circa di unità, più o meno gli stessi effettivi della precedente trasferta in zona. Sostengono la loro squadra senza risparmiarsi ma allo stesso tempo invitano i suoi componenti ad impegnarsi di più per la maglia.

Nonostante il primo freddo che costringe a tirar già fuori dall’armadio i primi capi invernali, la Curva Ovest si presenta sempre carica, sventolando ad inizio partita i soliti bandieroni dei gruppi principali. Partita difficilissima in campo che vede i rossoblù lucani sempre ad inseguire il risultato, ma i ragazzi sugli spalti continuano a crederci e alla fine vengono ripagati da un meritato pareggio. Inevitabilmente le altalene emotive di una gara ricca di colpi di scena, condizionano il tifo di entrambe, nel bene e nel male, ma battimani, voce e sostegno non mancano mai, al punto che sarebbe stato ingiusto punire qualcuno, così alla fine ci pensa la sorte a fissare il risultato sul 3 a 3 finale. Ricominciato almeno a incamerare punti e muovere la classifica, l’attenzione è già ai prossimi impegni: più nello specifico, molto particolare è quello che interessa il Potenza sabato 5 ottobre, chiamato alla trasferta più lontana in quel di Biella, casa della sempre tanto discussa Juventus U23. A differenza di tante altre tifoserie che hanno scelto la via del boicottaggio, gli ultras potentini hanno deciso di portare in loco la loro presenza ed esprimere di persona le loro critiche a questo sistema malsano, se visto dall’ottica di piazze che in questa C avrebbero portato non solo un certo interesse economico ma anche stadi sicuramente più affollati e passionali.

Testo e foto di Pier Paolo Sacco