Dopo i problemi riscontrati in tutte le partite disputate dalla Nazionale sinora in Germania, arriva il comunicato ufficiale dei Ragazzi con i Tricolori. Ultimo caso – solo in ordine cronologico – quello riguardante i ragazzi di Massa, fermati alla frontiera con la Germania, trattenuti diverse ore e infine respinti e costretti a tornare indietro con tanto di fogli di via per Lipsia (città dove l’Italia era impegnata ieri contro la Croazia), malgrado non si sia configurato nessun reato. Esattamente come nelle altre due occasioni. Nella nota si legge: “Identificazioni, arresti, sequestri preventivi, espulsioni dalla Germania…tutto ciò in sole tre partite e senza aver commesso nessun tipo di reato. Non è nostra abitudine fare comunicati o piangerci addosso, da sempre le nostre storie personali e di gruppo ci portano a pagare a testa alta ogni azione che mettiamo in atto. Questo però non può essere un motivo valido per rimanere in silenzio davanti a questi veri e propri soprusi. Avremmo voluto vivere un altro tipo di Europeo, potendoci confrontare a modo nostro con le altre realtà d’Europa presenti, ma tutto questo non ci è stato concesso. Viene automatico pensare che la polizia italiana con la sua “longa manus” stia facendo di tutto per agevolare le assurde condotte repressive vissute sulla nostra pelle per mano delle autorità tedesche. Ciò è senza dubbio il segnale che quanto è stato seminato in questi anni ha dato i suoi frutti, sotto il segno dell’oltranzismo e del nessun compromesso. I Ragazzi con i Tricolori proveranno a essere presenti ancora e ancora, fino a quando la Nazionale scenderà in campo, a prescindere da dove e come. La nostra presenza sarà contraddistinta dai tricolori esposti al contrario. Questa sarà la nostra vittoria più grande, rideremo in faccia a chi sta facendo di tutto per vederci in ginocchio. Fino a che non ci portare via tutti…
Libertà per i Ragazzi con i Tricolori!!.
Proprio in virtù di una situazione che sembra essere ai limiti del persecutorio, il deputato Alessandro Amorese ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi e a quello degli Esteri, Tajani: “Un gruppo di tifosi, quasi tutti massesi, in viaggio con un van e regolarmente in possesso del biglietto per assistere questa sera alla sfida tra la nostra nazionale e la Croazia a Lipsia per gli Europei – scrive Amorese in una nota ufficiale – è stato bloccato per ore dalle forze dell’ordine al confine con la Germania. Le motivazioni di quello che hanno subito questi tifosi non sono al momento del tutto chiare, perché non sembrano essere dettate da concreti rischi per l’ordine pubblico o da azioni illegali commesse. In particolare, in base agli elementi appresi fino a questo momento, il gruppo di tifosi, trattenuto intorno 23 di ieri sera alla frontiera con la Germania, non potrebbe entrare a Lipsia perché alcuni di loro si trovavano a Dortmund, per la partita della nostra nazionale contro l’Albania dello scorso 15 giugno. Proprio a Dortmund erano stati identificati ma rilasciati per volontà di un giudice, senza alcun provvedimento preso a loro carico, svariate ore dopo esser stati portati nel commissariato della cittadina tedesca. Questa mattina però, tre di loro scoprono che sono stati banditi da Lipsia per i controlli a cui erano stati sottoposti a Dortmund e che gli altri cinque non potranno entrare a loro volta nella città dove si disputerà la partita contro la Croazia, per il banale fatto di trovarsi nello stesso van di quei tifosi banditi. Presenterò un’interrogazione al ministro degli Interni Matteo Piantedosi e al ministro degli Esteri Antonio Tajani per avere chiarezza sui reali motivi che hanno spinto, e reiteratamente, a controlli e stop di nostri connazionali, costretti per ore ad un trattamento incomprensibile, e per avere contezza che non si sia trattata di una serie di soprusi. Al momento, infatti, il gruppo di nostri connazionali e concittadini sembra essere “reo” solo di voler tifare la nostra nazionale agli Europei”.