Nell’attesa dell’avvio della nuova stagione sportiva, ormai alle porte, tutte le squadre nel periodo estivo svolgono partite amichevoli per iniziare a farsi conoscere dai propri tifosi e mettere minuti nelle gambe.

Il tutto attendendo le partite ufficiali che inizieranno chiaramente prima con la Coppa Italia e successivamente col campionato, dopo aver ultimato la classica preparazione nei rispettivi ritiri estivi.

Un’amichevole di tutto rispetto e valore vede la formazione biancorossa del Rimini ospitare tra le vetuste ma affascinanti mura del Romeo Neri la Sambenedettese: quest’ultima si trova relegata a disputare l’ennesimo campionato di serie D, nella speranza che l’attuale proprietà, con in testa il presidente Massi insediatosi lo scorso anno, possa trovare quello spunto necessario a vincere il campionato amaramente sfuggito l’anno scorso. La formazione marchigiana è guidata in panchina quest’anno da mister Ottavio Palladini, tecnico molto gradito in questa piazza che sogna di poter tornare a disputare un campionato professionistico, almeno di serie C, categoria che sarebbe il minimo sindacale per la passione di San Benedetto.

Questa amichevole viene disputata a pochi giorni dalla scomparsa di Sebastiano, trentaquattrenne appartenente alla CURVA NORD, venuto improvvisamente a mancare a causa di una malattia, lasciando tutta la famiglia e i tanti amici increduli davanti all’ennesimo lutto che ha colpito la tifoseria rossoblù. A loro si aggiungono ovviamente le tifoserie gemellate, in particolare della Civitanonese e del Rimini, entrambe presenti nel giorno del funerale per condividere e magari mitigare il dolore che si prova in questi tristi momenti.

Dopo aver formalizzato i saluti di rito e lo scambio dei gagliardetti, le due squadre osservano un minuto di silenzio proprio nel ricordo di Sebastiano. Successivamente tutta la formazione biancorossa si porta sotto il settore occupato dagli ultras di entrambe le fazioni, quest’oggi posizionati nella tribuna lato mare, depositando un mazzo di fiori in segno di vicinanza nei pressi dello striscione confezionato dalla Curva Est: “La Rimini ultrà si unisce al dolore per Bastià”, applaudito da tutti i presenti.

Il contingente ospite rossoblù, presente quest’oggi in buon numero, appende le proprie pezze affianco allo striscione della Curva Est: presenti Banda Raia, Futili Motivi, Sopra le righe. Nei primi minuti espongono lo striscione: “Ciao Bastià, carica ancora”. Molti i cori per ricordare l’amico che non c’è più, altri vengono scanditi assieme, tra goliardia e belle manate. Non mancano i cori di sfottò verso le tifoserie rivali, in primis Cesena e Ascoli.

La partita scorre via senza tante emozioni sul terreno di gioco, specialmente nel primo tempo; decisamente meglio la prestazione delle due tifoserie, che onorano un gemellaggio vecchio di oltre 40 anni.

Nella ripresa viene esposto un secondo striscione che unisce Samb e Rimini con al centro disegnato un faro, a rappresentare la luce sempre accesa che unisce le due tifoserie. Il risultato finale vede la vittoria della formazione casalinga dopo essere stata in svantaggio, anche se il campo quest’oggi passa in secondo piano: c’era da ricordare infatti un amico che il destino ha strappato troppo presto ai propri cari.

A fine partita entrambe le formazioni si portano sotto il settore occupato dagli ultras per prendersi i saluti di rito e l’incitamento per il prosieguo dei rispettivi campionati.

La serata è continuata in spiaggia, dove le due tifoserie sono andate avanti a divertirsi insieme tra canti, cori e birra, trovando conclusione con una bella torciata biancorossoblu che ha illuminato il cielo, rinsaldando il legame di fratellanza che unisce le due tifoserie, un legame che continua a rinnovarsi di generazione in generazione.

Gilberto Poggi