Epilogo del campionato anche per l’Eccellenza Laziale che, nell’ultima giornata, conosce e scrive tutti i suoi ultimi verdetti, rimandando in realtà agli spareggi quelli per le ulteriori promozioni in D. Il Roccasecca, per l’occasione, ospita tra le mura amiche la Lodigiani per un testa-coda da brividi, in cui sogni di vittoria e lotta retrocessione si intrecciano in una sfida in cui tutti si giocano tutto.
Gran bella cornice di pubblico al “Lino Battista” dove gli ultras ciociari accolgono l’ingresso delle squadre con uno spettacolo pirotecnico di “nuova fattura”, vale a dire composto da questo nuovo tipo di fumogeni che anziché levarsi al cielo lentamente, creando la classica e densa coltre di fumo, vengono sparati rapidamente in aria, quasi come fossero fuochi d’artificio, dissolvendosi altrettanto velocemente. Coadiuvati dagli amici di Formia e Pianura, i roccaseccani si producono in un’ottima performance di tifo, a sostegno di una squadra che prima va in svantaggio, poi pareggia, ma alla fine cede il passo ai romani per 1-2. Tuttavia – e qua si capisce quanto sia illogico il calcio – gli unici a festeggiare saranno proprio i biancocelesti, che in virtù degli altri risultati otterranno la salvezza matematica, senza dover passare neanche per i playout. Delusione – malgrado un grande campionato – in casa Lodigiani, che a più riprese – in virtù dell’altalena dei risultati provenienti da Cisterna (Pontinia-Terracina) e Pomezia, avevano cullato il sogno della promozione nel massimo campionato dilettantistico, dove alla fine approda invece il Terracina.
Al fischio finale, dunque, grande festa per i giocatori di casa, che si trattengono a lungo sotto al settore, ballando e cantando con i propri tifosi. Nel settore ospiti da segnale un manipoli di sostenitori capitolini.
Marco Meloni