Domenica mattina la sveglia suona presto per un incontro di Promozione Campania che si preannuncia entusiasmante. Sul campo di Ottaviano si affrontano Saviano e Terzigno, trasferta propriamente detta per gli ospiti ma lo stesso dicasi per la squadra di casa, costretta lontana dal proprio stadio a causa dei lavori di rifacimento dell’impianto che, tra l’altro, è la stessa triste sorte che tocca anche al Terzigno e a tante altre compagini in zona costrette a pagar dazio a strutture ormai vetuste e amministrazioni comunali in perenni ristrettezze economiche.

I cori delle tifoserie risuonano già prima di varcare i cancelli, creando una bella atmosfera e tante aspettative. La tribuna, unica, accoglie i sostenitori disposti ai lati opposti, accompagnati da diversi appassionati che si uniscono al tifo. L’orario mattutino, con il fischio d’inizio fissato per le 10.30, non scoraggia i fedelissimi, che si presentano pronti e orgogliosi a sostenere la propria squadra.

Il livello di tifo, sebbene condizionato da una minore affluenza rispetto a quanto avrebbero potuto dimostrare entrambe le tifoserie in casa o in un orario più favorevole, riesce a far dimenticare il fattore numerico.

Gli ultras si fanno sentire con una presenza vocale costante per tutta la durata del match. Gli ultras del Saviano esprimono il loro sostegno alla squadra in maniera autentica, sventolando due banderioni e mostrando la pezza “Teste Matte”. Cori e battimani si intrecciano, accompagnati da fumogeni verdi e bianchi e da un tamburo suonato in modo davvero notevole.

Anche il “Blocco Sismico Terzigno” si distingue per la sua ottima presenza, schierandosi in modo compatto dietro le pezze e alternando cori con coreografici battimani, sventolando le bandiere con i colori della squadra e del gruppo.

I lupi di Saviano, durante il primo tempo, rendono omaggio agli ultras di Foggia con uno striscione, mentre gli ultras di Terzigno ricordano l’amicizia con Somma Vesuviana attraverso i loro cori. Entrambe le tifoserie non risparmiano energie, intonando cori e proteste per riavere i propri stadi e tornare a giocare veramente in casa.

In campo, i “padroni di casa” conquistano la vittoria e se il Terzigno esce rammaricato per la sconfitta, io mi sento soddisfatta di aver assistito a questa celebrazione del calcio locale. Con gli occhi ancora carichi di colori e con un nuovo bagaglio di aspettative, mi dirigo verso il prossimo appuntamento: un’oretta di strada in direzione Venafro, dove mi attende la sfida tra lo stesso Venafro e Matese.

Imma Borrelli