È stata una stagione fantastica e tormentata quella appena passata per il Siracusa, dallo splendido secondo posto in classifica nel girone I della Serie D passando all’inutile vittoria dei playoff. Seppur e tra non poche polemiche è stato solo l’Ancona ad essere bocciato dalla Covisoc, la linfa vitale del calcio che viene dalle categorie minori è stata mortificata dalla promozione dell’ennesima squadra B, quella del Milan.

Niente ripescaggio e niente ritorno in C dunque per il Siracusa, d’altro canto nessuno si aspetta regali da questo calcio moderno, se non al massimo sgradite sorprese nei momenti di difficoltà. Per questo, l’unico obiettivo possibile è migliorare il piazzamento dell’ultima annata, anche per tutte le disavventure che ha dovuto patire il tifo locale, fra diffide e settori chiusi che non sono comunque bastati a placare la loro passione, la loro fame di calcio.

Anche nel ritiro di Moccone, sui monti della Sila, il tifo organizzato aretuseo risponde ancora una volta presente, offrendo già una prova in clima campionato, nonostante fosse semplicemente un’amichevole. Striscioni e pezze, bandieroni e pirotecnica, voce e battimani. All’ottima performance dei tifosi risponde un perentorio 7-1 della squadra ai danni della Rossanese. Se anche questa volta la sinergia fra le due componenti dovesse funzionare, guardare con ambizione al futuro non sarebbe solo un sogno.

Foto di Simona Amato