Incontro sulla carta favorevole al “De Simone” per il Siracusa che, dopo la sconfitta all’esordio in casa del Sambiase (in campo neutro a Lamezia per dire il vero), ospita il Città di Sant’Agata penultimo in classifica. Sugli spalti non c’è ancora il pubblico delle grandi occasioni, un po’ perché fa ancora caldissimo e la prospettiva di una giornata alternativa alletta ancora più di un avversario non proprio di grido; se però la gradinata è meno piena della scorsa stagione, come sempre ottimo è il colpo d’occhio offerto dalla Curva Anna contribuendo a un’affluenza totale che si attesta fra i duemila e i duemilacinquecento spettatori.

Solito gran sostegno da parte del cuore del tifo organizzato aretuseo, curva sempre colorata da un gran numero di bandieroni, sempre chiassosa e sempre molto decisa nel suo supporto alla squadra di patron Ricci. A tal proposito, fra i tanti striscioni se ne nota anche uno, “Walter, come volavi facci volare” che allude all’ingresso in società di Walter Zenga (presente in tribuna) come Club manager, sintomatico delle ambizioni del Siracusa che ha sempre parlato di piano triennale, ma mettendo assieme questi pezzi all’importante campagna acquisti è lecito sognare un rilancio ancora più repentino nel calcio professionistico.

Oltre a questo ed altri vari messaggi di incoraggiamento, spicca anche lo striscione: “26/09/24 Sovranità palermitana” che allude alla netta rottura attuata dai loro gemellati palermitani nei confronti dei napoletani nella gara di Coppa Italia al “Maradona”. D’altro canto dopo gli scontri di Casalnuovo della scorsa stagione, che hanno visto contrapposti proprio i siracusani ai napoletani, la cosa non poteva che essere vista e salutata positivamente.

Nel settore ospiti la presenza da Sant’Agata si limita a un manipolo di quasi una decina di ragazzi, imbastiscono qualche battimani e qualche coro, ma anche se chiaramente la nettissima discrepanza numerica con i padroni di casa non depone a loro favore, è comunque piacevole vederli sugli spalti perché arricchiscono la contesa di un elemento importante, in un periodo storico in cui, sempre più spesso, l’orientamento è quello di vietare di tutto e di più.

In campo, come da copione, la gara non ha storia: il Siracusa chiude la pratica già nel primo tempo portandosi sul 3-0 con cui poi concluderà l’incontro. Grande soddisfazione e gioia ovviamente al triplice fischio finale per questa terza vittoria consecutiva che è un chiaro messaggio della forza di questo gruppo. In testa alla classifica continua a condurre le danze la sorprendente Scafatese a punteggio pieno, ma con queste premesse si può guardare al futuro con ottimismo.

Foto di Giuseppe Ragnolo