Serata piovosa e fredda allo stadio Romeo Menti dove, per i quarti di finale della Coppa Italia di serie C, in un mercoledì di Dicembre alle ore 18.30 si affrontano il Vicenza, tra l’altro detentore della stessa, ed il Rimini. Due squadre con diverse ambizioni, con giocatori sulla carta interessanti e percorsi quasi diametralmente opposti. Il campionato però, oramai abbastanza definito dopo diciassette giornate disputate, parla di un Vicenza grande delusione nel girone A e di un Rimini che dopo una partenza a dir poco disastrosa, con l’arrivo di mister Troise al posto dell’esonerato Raimondi ha cominciato a far girare gli ingranaggi e a macinare punti su punti nel girone B.

Davvero pochi i presenti sui gradoni per questa partita. I vicentini praticamente disertano lo stadio, tanto che in totale ci sono appena 500 spettatori! Minimi storici o quasi per una piazza come Vicenza abituata ad offrire ben altri numeri. Un gruppo importante della Curva Sud, la Lanerossi Crew, poche ore prima aveva tra l’altro diramato un comunicato dal titolo “Tempo Scaduto”, dove dichiarava finita la pazienza e che “da oggi in poi” il tifo sarebbe rimasto in silenzio a tempo indeterminato, contestando giocatori e società. Presenti con la pezza ci sono i South Terrace e gli Youth, che comunque resteranno in silenzio per tutta la partita. Anche i Fedelissimi, presenti in tribuna senza striscione, assistono in silenzio alla partita e senza esporre nessun striscione.

I riminesi, in una trentina circa, giungono a Vicenza a partita iniziata già da una ventina di minuti. In prima battuta si vedono solo alcuni ex Falange senza pezza ma con un bandierone con raffigurato lo storico teschio FAB e la scritta 1982. Dietro allo striscione “Curva Est Rimini” poi, buono il sostegno con un tifo costante che risuona nella desolazione dello stadio berico, insolitamente muto.

La partita in campo, molto sonnolenta, si trascina sullo 0-0 fino ai calci di rigore. Nonostante il Vicenza giochi tutta la ripresa ed i supplementari in dieci a causa di un’espulsione, i romagnoli non hanno saputo approfittarne ma dagli undici metri si riscattano, superando questo incontro ad eliminazione diretta per 4 a 3.

Continua quindi il periodo nero per il Vicenza che ora, con il distacco del pubblico venutosi a creare, vede la propria situazione farsi sempre più delicata e difficile da affrontare. Grande soddisfazione invece per i romagnoli che avanzano in semifinale, cominciando a intravedere la possibilità di arrivare in fondo a questa Coppa. Per quanto possano essere bistrattati certi trofei, poterli poi sollevare fa piacere sempre a tutti. La vittoria poi non solo impreziosisce la bacheca della squadra vincitrice, ma conferisce anche un significativo vantaggio nei play-off promozione, permettendo al vincitore di partire direttamente dalla fase nazionale. Dei sogni non si butta via niente.

Marcello Casarotti