Articolo che arriva ampiamente dopo la disputa di questa gara, nonché la fine del campionato di Promozione Laziale, che ha visto la VJS Velletri salvarsi all’ultima di campionato sul campo della Vivace Grottaferrata. Era un peccato lasciar sguarnito questo contributo fotografico, comunque testimone di una realtà che negli ultimi anni ha conosciuto un’importante crescita e oggi si pone senza dubbio tra le migliori del panorama minore laziale. Allo Scavo andava di scena un Fonte Nuova a dir poco disastrato, basti pensare che al triplice fischio il risultato vedrà la squadra ospite travolta da un 11-1 senza appello. Una compagine, quella rossoblù, che fino a qualche anno fa poteva contare anche su uno sparuto seguito ultras, andato poi sparendo negli anni. In grande spolvero, di contro, il sostegno della Banda Volsca, che si fa sentire per tutti i novanta minuti, alternando tifo prolungato e intenso a momenti di goliardia.
Come già sottolineato in passato, va dato atto ai veliterni di esser riusciti, col tempo, a portare avanti un proprio stile e un proprio pensiero. Totalmente slegato dalle logiche di Roma e Lazio, che negli anni hanno sempre investito e “gestito” la quasi totalità delle tifoserie dell’hinterland capitolino e, oserei dire, della regione intera. C’è sicuramente, negli ultimi anni, una presa di coscienza relativa al “sostenere la propria città”, allontanandosi dalle logiche perverse delle metropoli ma anche dall’anonimato che generalmente riguarda il singolo al seguito di un club di Serie A. Essere ultras in una “piccola” città o in un “piccolo” gruppo, permette spesso e volentieri di militare a tutto tondo e forgiare il proprio modo di vivere lo stadio e il calcio. Lo si vede a Velletri ma anche ad altre latitudini, dove grazie al calcio e alle gradinate si è ricominciato a vivere appieno la propria realtà anche da un punto di vista del folklore e delle tradizioni. In un’epoca dove anche percorsi storici e identitari vengono dati in pasto al turismo di massa o al commercio sfrenato, che ne annacqua il significato più genuino, questo va sottolineato ed esaltato.
Non a caso il simbolo di questa giornata è un signore in là con l’età, che, aiutato dal suo bastone, entrerà nel settore degli ultras a partita iniziata. Per sostenere insieme a loro la VJS. Nell’universo trasversale, e spesso incomprensibile per chi osserva da fuori, degli ultras, l’inclusività e l’aggregazione sono sovente dei salvagente per chi vi si avvicina. E allora non resta che preservare quello che del movimento resta e spalleggiare chi ancora ci crede e vuol portare avanti un ideale affiancato ai propri colori.
Marco Meloni